Tanta rabbia e dolore, per Salvatore Trovato Mazza, padre di Sissy, la ragazza di Taurianova, agente Polizia penitenziaria, che due anni fa è stata trovata accasciata nell’ascensore dell’ospedale di Venezia mentre era in servizio, ferita da un colpo di pistola alla nuca. Da quel giorno, la giovane si trova in stato vegetativo e lotta tra la vita e la morte. Un duro sfogo quello di Papà Salvatore, che racconta di come Sissy sia stata abbandonata dalle Istituzioni, le stesse che serviva e onorava. “Da febbraio le hanno tolto lo stipendio, e solo grazie alla generosità di tanti sconosciuti che si sono affezionati e lei e alla sua storia possiamo pagare le spese legali”. Se oggi penso che mia figlia appartenesse alla Polizia Penitenziaria, provo profonda vergogna”.
”La Procura ha liquidato il caso come suicidio“. La famiglia di Sissy però non è convinta:“Perché né l’amministrazione penitenziaria né la magistratura hanno mai voluto approfondire quei fatti?”, si chiede il padre che non trova pace dinanzi a questa drammatica situazione.
La battaglia legale dei familiari di Sissy va avanti, sostenuta dal comitato “Sissy la Calabria è con te”, nato dopo il grave fatto di cronaca che ha interessato l’agente di Polizia Penitenziaria.
Giada Zurzolo