Riceviamo e pubblichiamo
Esprimo ferma e netta condanna per il gravissimo fatto di sangue avvenuto nelle campagne di San Calogero, costato la vita ad un giovane migrante del Mali ed il ferimento di due suoi connazionali, vittime di un agguato mentre nottetempo si accingevano, secondo le prime risultanze investigative, a recuperare qualche lamiera arrugginita da una vecchia fornace da anni abbandonata. E’ un omicidio efferato che non può restare impunito, e chi si è macchiato di tale crimine deve essere al più presto assicurato alla giustizia. Ma un gesto isolato, tra l’altro non avvenuto a Rosarno, non può consentire che si parli ancora una volta di una Città xenofoba e razzista, quando in realtà sin dai primi anni novanta è stata tra le prime comunità d’Italia ad accogliere ed aiutare, con profondo sentimento umanitario, migliaia di extracomunitari in fuga dai paesi d’origine a causa di miseria, malattie, guerre. C’è tuttavia da rilevare che per effetto della gravissima crisi del comparto agricolo, del crollo delle opportunità di lavoro e della presenza abnorme di migranti in un territorio economicamente al collasso, la situazione, purtroppo, è iniziata a degenerare ed all’interno della nostra città, a fronte della presenza di circa un migliaio di nuovi immigrati interamente integrati e rispettosi delle leggi, sono sorti dei veri e propri ghetti, sacche di degrado sociale, che stanno rendendo quei quartieri invivibili per i residenti. Da due anni a questa parte, grazie alla preziosa collaborazione delle Forze dell’Ordine ed all’eccellente lavoro della Prefettura, sono state effettuate numerose operazioni interforze che hanno consentito di accertare i reati perpetrati da numerosi immigrati, quali sfruttamento della prostituzione, spaccio di droga, ubriachezza molesta per sé e gli altri, occupazione illegale di immobili e svariati crimini minori, misure che, ovviamente, non sono sufficienti per contrastare l’illegalità che si sta diffondendo sempre più. La speranza è che il neo Ministro degli Interni Matteo Salvini, al quale già domani chiederò un incontro, intervenga con azioni decise e risolutorie su irregolari e criminali, ma anche con provvedimenti idonei a combattere la piaga purulenta della disoccupazione, in modo da creare le condizioni per una reale e costruttiva integrazione e scongiurare il rischio di tensioni sociali. Rosarno è una Città accogliente ed aperta per chi è onesto, lavoratore ed è pronto ad integrarsi con i nostri usi e costumi.
Avv. Giuseppe Idà
Sindaco di Rosarno