Si sa, le infrastrutture in Calabria sono importanti ma anche memori delle colate di cemento del passato che hanno distrutto migliaia di ettari di suolo agricolo e compromesso aspetti paesaggistici, naturalistici e ambientali e/o ancora peggio sono rimaste incompiute, la Coldiretti ritorna sul 3° megalotto S.S.106 Roseto Capo Spulico-Sibari. Questa volta, lo fa scrivendo ai neo Deputati e Senatori calabresi affinchè – si legge – “dopo una opportuna valutazione, delle argomentazioni dettagliatamente riportate, nell’esercizio delle Vostre funzioni e prerogative si ponga in essere ogni utile iniziativa chiamando se del caso, a rispondere il neo- Ministro delle Infrastrutture. Riteniamo – continua la lettera – che l’applicazione della legge e il rispetto dei principi di buon andamento della pubblica amministrazione, che paiono assenti dall’elaborazione e dall’approvazione del progetto possano essere un terreno di comune impegno”. Insomma Coldiretti, conscia e convinta di tutelare interessi legittimi e comunque beni collettivi non e per una sterile contrapposizione tra un progetto ambizioso e una resistenza locale. La questione è diversa! È naturale che la Calabria vuole l’infrastruttura ma preferisce averla con minori costi e maggiori benefici . Questo è possibile! “E’ importante ed ecco perché ci rivolgiamo ai nostri parlamentari – annota Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – affinché, chi di loro volesse farlo, intervenga su una decisione non solo di spesa che riguarda il paese intero e il vero sviluppo dell’area interessata avendo come comune denominatore il rispetto della vocazione del territorio”.