Intensa attività del Ser-D di Lamezia Terme nelle scuole contro la dipendenza patologica

60

Si è concluso il progetto “Scuole Amiche” messo a punto dal SerD di Lamezia Terme, per l’anno accademico 2017/2018, e che ha interessato diversi istituti superiori lametini. Il progetto, realizzato in collaborazione con Istituzioni e Associazioni presenti sul territorio, è stato messo a punto nell’ambito delle attività di prevenzione delle dipendenze patologiche espletate dal SerD sul territorio lametino. In particolare, sono stati organizzati incontri su temi importanti come la dipendenza da droga, alcol e gioco d’azzardo, nel corso dei quali gli studenti hanno potuto affrontare questioni molto attuali, che spesso li riguardano anche da vicino. Tutte le iniziative sono state accolte con molto interesse, per le tematiche trattate e ritenute di primaria rilevanza, da parte di tutti i dirigenti scolastici coinvolti, i quali hanno auspicato una più stretta e fattiva collaborazione per il prossimo anno scolastico.
In particolare, al Liceo classico “Francesco Fiorentino” si è svolta la “Giornata in Fazenda”, in collaborazione con il SerD di Lamezia Terme,  nell’ambito dell’attività alternanza scuola-lavoro. Oltre alla visita della “Fazenda dell’Esperanza”, gli alunni del Liceo classico hanno incontrato le suore Clarisse del vicino monastero e partecipato alla santa messa celebrata da don Roberto Tomaino, parroco di Soveria Mannelli. Molto importante e decisiva all’espletamento della giornata, organizzata dalla dott.ssa Teresa Natrella del SerD, è stata la collaborazione offerta dalla Diocesi Lametina e la sensibilità verso queste tematiche del vescovo Mons. Luigi Cantafora. Sempre al liceo “Fiorentino”, nel novembre scorso si è tenuto un incontro che ha avuto come tema “Droghe e cervello”, al quale hanno preso parte il prof. Giovanni Biggio, neurofarmacologo dell’Università di Cagliari e il dott. Giovanni Falvo, responsabile SerD di Lamezia Terme. A marzo si è tenuto un secondo incontro, sempre con il dottore Falvo, che ha affrontato il tema degli effetti dell’alcol sul cervello. Ad aprile è stata infine organizzata una visita dei ragazzi alla comunità terapeutica “Fandango”, che ospita ragazzi tossicodipendenti e alcolisti che svolgono un percorso di recupero riabilitativo e reinserimento sociale. Una giornata che è stata organizzata con il referente della comunità terapeutica dott. Massimo Vaccaro e grazie alle referenti scolastiche, prof.sse Gianna Nicastri e Annamaria Scavelli, e fortemente volute dal Dirigente Scolastico dott. Nicolantonio  Cutuli.
Un altro progetto di prevenzione della ludopatia è stato organizzato dal SerD, in particolare dalla dott.ssa Teresa Natrella, in collaborazione con  il movimento “Vivere In” di Lamezia Terme, che ha coinvolto gli studenti del Liceo “Tommaso Campanella” di Lamezia, in particolare si sono tenuti due incontri preparatori e poi la giornata conclusiva che ha coinvolto gli alunni delle seconde e terze classi dell’istituto. In particolare, è stata allestita nella scuola una mostra con delle vignette ironiche e sarcastiche sul fenomeno del GAP. Referente del movimento “Vivere In” per l’area di Lamezia Terme è la prof.ssa Maria Rita Di Cello.
Un altro progetto ha coinvolto gli studenti del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, dove è stato organizzato l’incontro dal titolo “Legalità e dipendenze patologiche”, realizzato in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri (tenente  Carbone e maresciallo Rizzello). In questo caso, sono stati coinvolti gli alunni delle seconde classi.
L’attività del SerD si è svolta anche all’Istituto Tecnico commerciale “De Fazio” di Lamezia Terme, dove è stato organizzato un incontro con la testimonianza dei ragazzi della “Fazenda della Esperanza”, promosso sempre dalla dott.ssa Natrella. Infine, al Liceo Scientifico di Decollatura è   intervenuta la dott.ssa Mirella Samele sul tema  “Neurobiologia del cyberbullismo”.

Articolo precedente Tendopoli San Ferdinando, Di Giacco: Ora che si sono spenti i riflettori il Pd ha finito di fare passerella
Articolo successivoGrande Partecipazione al 1° Raduno regionale dei Chinesiologi