Riceviamo e pubblichiamo
Il 23 giugno siamo stati a Reggio Calabria per dire no allo sfruttamento dei lavoratori dell’agricoltura. Perché per noi “tutti I lavoratori sono importanti” e bisogna partire dagli ultimi i più sfruttati per chiedere una riforma del lavoro. A dirlo Svitlana Hryhorchuk da ben 18 anni in Italia e da 16 impegnata nell’Usb immigrati di Napoli e della Campania.
Siamo in Calabria non solo per ricordare Soumaila Sacko, la cui salma partirà presto alla volta del Mali dove la attendono la giovane moglie, la figlia e la famiglia di origine, ma anche per continuare, nel suo nome, la battaglia contro l’inumano sfruttamento dei lavoratori agricoli che in quella zona ha assunto dimensioni difficilmente immaginabili per chi non le tocchi con mano.
Da nord a sud: mele, arance, ciliege e altro ancora grazie a braccia “dell’est” che in pochi ricordano.
Oggi la salma di Soumaila Sacko, il bracciante e attivista sindacale ucciso con alcuni colpi di fucile lo scorso 2 giugno in un’ex fabbrica di laterizi a San Calogero, inizierà il viaggio di ritorno a casa. La salma sarà imbarcata nell’aeroporto di Lamezia Terme sul volo per Roma Fiumicino. A salutarlo, i suoi compagni di lavoro e di lotta della tendopoli di San Ferdinando ed una delegazione dell’Unione sindacale di base.
Unione sindacale di base federazione nazionale