Il TAR respinge il ricorso della minoranza e condanna i consiglieri al pagamento delle spese legali

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Il TAR di Reggio Calabria in data odierna ha pubblicato la sentenza in merito al ricorso proposto dai consiglieri comunali di minoranza Scriva, Saccomanno, Cusato, Zungri, D’Agostino e Gioffrè contro il Comune di Rosarno e nei confronti della maggioranza consiliare.

I ricorrenti, in particolare, chiedevano al Tribunale Amministrativo di dichiarare la nullità e/o l’annullamento della delibera n. 27 del 22 maggio 2017 con la quale il Consiglio Comunale di Rosarno ha approvato il rendiconto della gestione per l’esercizio 2016.

I consiglieri di minoranza, infatti, lamentavano la violazione delle prerogative del loro ufficio per non aver potuto esaminare la proposta di delibare di approvazione del rendiconto almeno venti giorni prima dell’inizio della sessione consiliare.

Il Tar di Reggio Calabria, ha respinto il ricorso avanzato dai consiglieri di opposizione ed accolto invece le argomentazioni esposte dal Comune di Rosarno, rappresentato e difeso dall’avv. Francesco Giovinazzo, condannando altresì i ricorrenti al pagamento delle spese di giudizio in favore dell’Ente.

I giudici amministrativi hanno rilevato come i consiglieri comunali di minoranza abbiano in realtà avuto piena conoscenza di tutti gli elementi documentali utili ai fini di una effettiva partecipazione al dibattito consiliare essendo la documentazione posta a disposizione degli stessi 18 giorni prima della seduta.

Gli stessi, infatti, sono stati comunque posti nelle condizioni di esercitare adeguatamente e consapevolmente il proprio ufficio, anche perché né in Consiglio Comunale, né tantomeno in sede giurisdizionale hanno specificato se e in quale misura non abbiano avuto modo di approfondire adeguatamente gli argomenti posti all’ordine del giorno.

“Non abbiamo mai avuto dubbi sulla correttezza del nostro operato e sul fatto di aver agito sempre nella massima  trasparenza, riponendo la massima fiducia nella Magistratura – afferma il Sindaco di Rosarno Giuseppe Idà – . Si tratta dell’ennesimo buco nell’acqua da parte della minoranza e la sentenza emessa dal TAR di Reggio Calabria conferma come le argomentazioni dei consiglieri di opposizione fossero pretestuose ed infondate nel merito, tant’è che gli stessi sono stati condannati al pagamento delle spese legali. La differenza fondamentale tra la minoranza ed il gruppo di Cambiamo Rosarno sta proprio in questo, c’è chi preferisce imbarcarsi in beghe legali senza fondamento e chi invece costantemente lavora nell’esclusivo interesse dei cittadini per costruire una Rosarno migliore”.

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