Rilanciare il progetto per la realizzazione del Mausoleo Repaci”. È quanto afferma sulle pagine del proprio sito l’Associazione Maestrale di Palmi.
In occasione del 33° anniversario dalla morte di Leonida Repaci – si legge – “la Città non ha ancora saldato il debito morale nei suoi confronti”.
A Repaci si deve, com’è noto, una parte rilevante del patrimonio artistico e culturale contemporaneo palmese: la Casa della Cultura e al suo interno la Pinacoteca, che ospita le opere appartenute allo scrittore.
Ed ancora, Villa Repaci, “un vero e proprio luogo dell’anima, arricchito dalla splendida guardiola, donata al Comune di Palmi”.
Maestrale ricorda come tre anni fa, nel 2015, il “Club per l’Unesco di Palmi”, membro della FICLU, donò al Comune di Palmi il progetto definitivo per la realizzazione del Mausoleo di Leonida ed Albertina Repaci.
Si tratta di un’idea dello stesso Repaci, che già sul finire degli anni ’40 del secolo scorso, fece piantare al cognato Ciccio Parisi un ulivo che facesse da sentinella davanti alla grotta individuata dallo scrittore, posta nelle immediate vicinanze di Villa Pietrosa.
L’Associazione “ritiene che il progetto vada rilanciato, finanziato e realizzato, anche in ragione della presumibile assenza di motivi ostativi sotto il profilo paesaggistico ed archeologico: l’attuale Amministrazione Comunale, che ha posto al centro della propria azione la ricerca della bellezza, non potrà che convenire”.
Tuttavia, continua la nota “Leonida Repaci non è patrimonio solo palmese: è per questo che la realizzazione del Mausoleo non può prescindere da un sostegno economico della Città Metropolitana e della Regione Calabria.
Si tratta di un cammino culturale ed amministrativo non facile, al quale Maestrale intende contribuire in tutte le forme possibili, accanto al Comune di Palmi, alle Istituzioni ed al ricco comparto culturale della nostra Città”.
Da ultimo, Maestrale lancia il proprio appello: “a fronte del lavoro continuo e silenzioso di chi da anni immagina questo traguardo, adoperiamoci tutti per riaccendere la luce sull’ultimo desiderio di Leonida Repaci”.