Arif e Farman Mohammad sono due fratelli, provenienti dal Pakistan, residenti nella città di Lahore, erano già noti alle forze dell’ordine locali per i loro scioccanti atti di cannibalismo. Nel 2011 infatti, i due fratelli erano già stati arrestati per aver rubato il corpo di una donna morta, dalla sua tomba. Hanno poi ammesso di averne tagliato gli arti inferiori e di averne trasformato la carne in curry. Il giudice li ha accusati esclusivamente di aver profanato un tomba, visto che in Pakistan non esiste nessuna legge esplicita in materia di cannibalismo. Sono quindi stati scarcerati nel 2013. Una volta usciti di prigione, non ci hanno pensato due volte ad organizzare un altro “banchetto”. Ameer Abdullah Khan, sovrintendente di polizia a Darya Khan, ha detto alla BBC che gli agenti hanno fatto irruzione nella residenza dei fratelli all’alba, in seguito alla segnalazione dei vicini, che avevano denunciato il forte odore di carne in putrefazione provenire dalla abitazione. All’interno dell’abitazione è stata trovata la testa mozzata di un bambino di circa due o tre anni. Non è ancora chiara l’identità del bambino, così come il cimitero da dove il suo corpo potrebbe essere stato rubato. Arif era in casa ed è stato arrestato, mentre la polizia è sulle tracce di Farman. Durante l’interrogatorio iniziale, Arif ha ammesso di aver tagliato il corpo e di averlo cucinato, ma nega di averlo divorato, accusando il fratello.