Operazione Ares, scarcerato Giuseppe Nasso

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Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, ha disposto la scarcerazione di Nasso Giuseppe, accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso nell’ambito dell’operazione denominata Ares.

Il 39enne rosarnese era stato sottoposto a fermo (poi convalidato dal Gip)  il 9 luglio scorso allorquando i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito il provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, nei confronti di 31 soggetti appartenenti o contigui alle cosche “CACCIOLA” e “GRASSO”, radicate nella Piana di Gioia Tauro e riconducibili alla società di Rosarno del mandamento tirrenico della provincia di Reggio Calabria, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, estorsione, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, danneggiamento, minaccia, intestazione fittizia di beni, impiego di denaro beni o utilità di provenienza illecita, violazione degli obblighi della sorveglianza speciale.

Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria (dott.ssa Cotroneo presidente) all’udienza del 14 agosto, accogliendo le istanze del collegio difensivo, avvocati Michele Novella ed Emanuela Zungri entrambi del foro di Palmi, ritenute non sufficienti le prove poste a sostegno dell’accusa nei confronti del Nasso, ha disposto la scarcerazione dello stesso.

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