È un’altra bella storia a lieto fine, di passione e di speranza, quella che ci arriva da Brancaleone. In questo piccolo paesino della costa ionico-meridionale calabrese sorge un piccolo ospedale dove operosi e appassionati volontari si impegnano a curare pazienti molto speciali, a dir poco preistorici: le tartarughe marine! E così anche il paziente più grosso mai soccorso prima in 12 anni di attività, è finalmente guarito e sta per tornare a casa, in mare!
Nazzareno è un maschio adulto della specie Caretta caretta, un gigante di 90 chilogrammi di peso per 1,5 metri di lunghezza, soccorso a giugno in gravi condizioni nello Stretto di Messina, dopo aver ingerito plastica e lenza in nylon.
Trovato in difficoltà e senza forze, galleggiava lasciandosi trasportare dalle correnti. Una volta soccorso dal nostro personale (grazie al prezioso supporto della Guardia Costiera di Messina) ha ricevuto presso il CRTM di Brancaleone tutte le cure necessarie per liberarlo dalla plastica e dalla lenza in nylon che ne avevano occluso gran parte dell’intestino, e adesso è finalmente pronto a lasciare le vasche di ricovero che lo hanno ospitato per due lunghi mesi, e a salutare i volontari che con tanto impegno, passione e sacrificio si sono presi cura di lui in questo periodo.
Nazzareno è un esemplare molto importante poiché i maschi di queste dimensioni sono molto rari. In generale è sempre più difficile che le tartarughe marine raggiungano l’età adulta, poiché a causa della pesca e dell’inquinamento il tasso di mortalità prima che arrivino alla maturità sessuale per potersi riprodurre, è altissimo.
Durante il ricovero di Nazzareno i responsabili di Blue Conservancy, la Onlus che gestisce il CRTM Brancaleone, hanno deciso di lanciare l’ambizioso progetto “Un GPS per Nazzareno”, attraverso il quale aprire una raccolta fondi finalizzata all’installazione di un GPS sulla tartaruga e al successivo monitoraggio degli spostamenti che farà una volta rilasciato in mare. Sarà ancora possibile contribuire alla raccolta fondi direttamente sul sito www.crtmbrancaleone.it con una donazione libera oppure adottando a distanza Nazzareno.
– “Nazzareno è stato uno degli esemplari più grandi mai soccorsi nel nostro Centro. E’ stato meraviglioso prendersi cura di lui, e ci mancherà tantissimo. Ma la gioia di averlo salvato e di ridargli la libertà è la ricompensa più grande a tutti i sacrifici fatti. Inoltre Nazzareno lascerà un grande insegnamento ai volontari e ai visitatori che hanno avuto il piacere di conoscerlo: il rispetto del mare e dei suoi abitanti! Basti pensare a come un animale preistorico come lui abbia impiegato ben 50 anni per raggiungere queste dimensioni, superando molte avversità naturali, per poi ridursi in fin di vita a causa di qualche sacchetto di plastica. Grazie a questo dispositivo GPS riusciremo a seguire Nazzareno nei suoi lunghi viaggi migratori, almeno per i prossimi due anni, nella speranza che il suo tragitto sia sereno e privo di ulteriori pericoli”, afferma, emozionata, Tania IL Grande, responsabile Area Ricoveri del CRTM Brancaleone, che ha curato Nazzareno durante la degenza a Brancaleone.
Il GPS sarà applicato a Nazzareno presso il Centro di Recupero la mattina del 25 agosto 2018 dal personale del CRTM di Brancaleone in collaborazione con i ricercatori dell’Università di Pisa, per poi essere trasportato, subito dopo, nella spiaggia antistante il Centro, per il definitivo rilascio in natura. I fortunati che si troveranno in zona potranno assistere a questo emozionante evento.
Per aver reso possibile la realizzazione del progetto “un GPS per Nazzareno” il CRTM Brancaleone ringrazia in particolare modo il Professor Antonio Mingozzi (Università della Calabria, DiBEST Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra) per aver fornito il dispositivo e il Dottor Paolo Casale (Università di Pisa, Dipartimento di Biologia) per il supporto logistico e la collaborazione all’installazione.
Inoltre un ringraziamento speciale va al chirurgo Professor Antonio Di Bello (Università di Bari, Dipartimento di Medicina Veterinaria) e al suo team per la costante disponibilità, per le chirurgie e per le visite specialistiche non solo a Nazzareno ma a tutte le tartarughe marine che il CRTM Brancaleone soccorre. Il tutto in termini di puro volontariato e di passione per questi meravigliosi animali preistorici. La salvezza di migliaia di esemplari in tutto il Mediterraneo la si deve proprio a lui. Infatti è solo grazie alla professionalità del “metodo Di Bello” se ami e lenze, oggi, possono essere estratti con tecniche chirurgiche innovative (da lui messe a punto) che permettono una rapida guarigione della tartaruga e quindi un reinserimento in natura in tempi brevi. Cosa purtroppo impensabile fino a qualche anno fa.
Siete tutti invitati a partecipare all’evento “Nazzareno torna a casa” sabato 25 agosto 2018.
Appuntamento presso il Lido Solaria, sul Lungomare di Brancaleone (RC), a partire dalle ore 10.30. Il rilascio avverrà intorno alle ore 11:30, ma già a partire dalle ore 10.30 troverete in spiaggia i volontari con un info-point per conoscere la storia di Nazzareno, materiale informativo, gadget, t-shirt, sorprese per i bambini e tanto altro.