Villaggio Coldiretti, Molinaro: arrivano i “Sigilli” di Campagna Amica per salvare la biodiversità contadina: ecco quelli calabresi

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In un mondo dominato da fake news, cibo falso e finta ricchezza, la biodiversità contraddistingue il vero e il benessere. Non possono quindi sparire dalle tavole varietà di prodotti agricoli   anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta. In occasione dell’inaugurazione del Villaggio contadino a Roma dove si sono recati dalla Calabria oltre mille agricoltori e ci sono 20 stand di Coldiretti Calabria,  è stata aperta per tutto il week end una vera e propria Arca di Noè dove scoprire i cibi, le piante e gli animali salvati dall’estinzione grazie al lavoro di generazioni riconosciuto e sostenuto dai “Sigilli” di Campagna Amica. I “Sigilli”– sottolinea la Coldiretti – sono la più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina prodotti della biodiversità agricola italiana che nel corso dei decenni sono stati strappati all’estinzione e indissolubilmente legati a territori specifici. “Un pericolo quello della perdita di prodotti di un patrimonio alimentare, culturale e ambientale assolutamente da sventare – sostiene Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria– sia per i produttori che per i consumatori.  La difesa della biodiversità è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole Made in Italy”, “investire sulla distintività è una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità delle produzioni e affrontare così il mercato globalizzato salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo. Tra i “Sigilli” della biodiversità per la Calabria  – racconta Molinaro ci sono: l’aglio di Laino Borgo, nel cuore del Pollino, la semina dei ‘bulbilli’ di questo ecotipo di aglio avviene alla fine di ottobre con la raccolta concentrata ai primi di luglio; il Pecorino del Monte Poro prodotto, in provincia di Vibo Valentia, con latte di pecora e vacca. A pasta semidura, può maturare da 1 a 12 mesi e, in base al grado di stagionatura, offrire un’intensità aromatica abbastanza elevata e piccante; l’origano di Calabria la cui parola deriva dal greco  e significa “splendore della montagna”, ricercato per le preparazioni culinarie è quello selvatico che cresce spontaneamente prevalentemente  solo in Calabria; Leucocarpa una cultivar olivicola che produce olive bianche che servono per produrre il Crisma, olio sacro usato nelle cerimonie religiose. Viene coltivata nelle aree a tradizione bizantina in Calabria. Si possono trovare piante di Leucocarpa nei pressi dei monasteri basiliani; Limetta conosciuta anche come “piretta”  si coltiva da sempre nella Sibaritide. E’ un piccolo agrume calabrese dal profumo delicatissimo una buccia di colore giallo-verde, dalla polpa dolciastra o leggermente acidula. “La biodiversita’ – commenta Molinaro – è la vera vita e la vera ricchezza, ed è  oggi importante per il mondo intero ed è doppiamente importante per la Calabria che ha il 30% della biodiversità in Italia. Per questo – conclude – continuiamo a  proteggere il cibo buono, il cibo prodotto attraverso meccanismi salutari che sono il punto di forza dell’economia locale”.

 

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