San Ferdinando, tavola rotonda su “Portualità e sviluppo del Mezzogiorno – Il nuovo assetto della Portualità in Calabria”

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I Rotary Club di Nicotera Medma e Polistena hanno organizzato presso la Sala Consiliare del Comune di San Ferdinando, una tavola rotonda su “Portualità e sviluppo del Mezzogiorno – Il nuovo assetto della Portualità in Calabria”. In una sala gremitissima, dopo i saluti di rito da parte dei rappresentanti dei Club di Nicotera Medma, Francesco Crudo, e Polistena, Lavinia Strangi, del Rotaract, Alessandro Sorrenti, dell’Interact, Alessia Bulzomì, e del Sindaco di San Ferdinando, Andrea Tripodi, ha introdotto i lavori Giacomo Francesco Saccomanno, segretario ed esperto della materia, evidenziando che non solo il porto è in profonda crisi, ma è venuta a mancare una pianificazione a lunga scadenza, con la evidente necessità che la nuova governance possa, creando una solida rete, condividere i progetti con la regione, il governo e l’Europa. La prof. Mariella Russo ha brillantemente moderato la tavola rotonda. Gli interventi, di altissimo spessore, hanno sottolineato che la crisi deriva dagli eccessivi controlli che rallentano le attività del porto (Andrea Agostinelli, Commissario A.P. Gioia Tauro), che è necessario guardare a nuove possibilità di interventi come la via della seta (Anna Melania Sia, ricercatrice Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro), che pur essendo ottimista la diminuzioni dei traffici, da 3800 a 2300 volumi, è anche responsabilità dei concessionari (Domenico Picone, Contrammiraglio e già Direttore marittimo della Campania), che i territori vanno bonificati e risulta essenziale la nomina di un Comitato d’indirizzo (Pietro Spirito, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale), che la Commissione Europea ha già tracciato il piano di investimenti sino al 2050 privilegiando l’energia rinnovabile e l’utilizzo alternativo del mare (Lain Shepherd, componente-esperto Commissione Europea), che è necessaria una pianificazione a lunga scadenza sostenibile e condivisa, con potenziamento del retro porto e con interventi mirati alla crescita che non possono essere le singole opere che spesso poi non vengono nemmeno utilizzate (Maurizio Di Stefano, Capostruttura Ministero dei Trasporti), che le cose devono cambiare e necessitano pianificazioni condivise e partecipate, essendo stata finora l’attività politica un fallimento per il mezzogiorno (On. Domenico Furgiuele, componente Commissione Cultura ed Istruzione). Sono intervenuti anche Giuseppe Nucera, Presidente Confindustria, Giuseppe Zampogna, responsabile UT Gioia Tauro USMAF SASN Puglia- Calabria-Basilicata, e Corrado Savasta, Dirigente A.P. Messina. Le conclusioni del Governatore del Distretto 2100 del Rotary International, Salvatore Iovieno, si sono concentrate sull’importanza di incontri del genere che hanno messo allo stesso tavolo esperti provenienti da tutta Europa, che con i loro interventi hanno consentito di poter discutere concretamente sulla possibile crescita di Gioia Tauro e dell’intera Portualità del Mezzogiorno. Iniziativa che consentirà, comunque, di poter chiedere al Governo la costituzione di un tavolo di studio e programmazione. Si è trattato, ha affermato poi Saccomanno, di una tavola rotonda di estremo valore sociale in quanto viene a definire l’attuale condizione della Portualità ed ha tracciato un possibile percorso di sviluppo partendo dal basso ed evitando, se possibile, decisioni unilaterali senza la partecipazione delle comunità interessate. 

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