Gioia Tauro: Storia, memoria e testimonianza per non dimenticare i Lager di ieri e di oggi Giovedì 31 gennaio, Cgil e Auser incontrano lo storico e saggista Rocco Lentini

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Un’iniziativa condivisa dal titolo – “Nel recito dell’inferno. Storia, memoria e testimonianza per non dimenticare i Lager di ieri… e di oggi” – organizzata dalla Cgil del comprensorio della Piana di Gioia Tauro e dall’associazione Auser territoriale di Gioia Tauro, in collaborazione con l’Istitutoper la Storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea in provincia di Reggio Calabria “Ugo Arcuri” di Cittanova, si terrà Giovedì 31 gennaio alle ore 15.00 presso il Salone Cgil “Nino Gullo” di Gioia Tauro.

 

L’incontro – dopo i saluti del segretario generale Cgil Piana di Gioia Tauro, Celeste Logiacco, e della presidente Auser territoriale di Gioia Tauro, Federica Legato, – sarà incentrato sull’intervento dello storico e saggista Rocco Lentini, autore del libro “Nel recinto dell’inferno. I calabresi nei Lager nazisti” (Rubbettino Editore, Città Calabria Edizioni, 2009).

 

La storiografia sui campi di concentramento, ancora oggi piena di lacune, incertezze e omissioni inizia – con un colpevole ritardo ventennale degli storici italiani – a metà degli anni Sessanta.  L’inesplorato contesto di provenienza dei deportati ha alimentato il pregiudizio che il Sud, la Calabria, e i Calabresi, sono estranei al dramma della deportazione e al movimento di liberazione in Italia. Sono invece 400 i calabresi deportati, di cui 115 non tornarono; trovarono la morte nell’inferno dei Lager dopo indicibili sofferenze.

 

Il volume, frutto di un lungo e puntuale lavoro di ricerca dell’autore, colma quindi una lacuna, apre uno squarcio in quel muro di pregiudizio che tende, anche in questo caso, a relegare la Calabria e i calabresi ai margini delle più complesse e terribili vicende della storia contemporanea. 

La vicenda dei deportati calabresi vittime della bestiale furia nazista è ricostruita attraverso schede nominative precise, accorpamento di dati, storie, drammi componibili in un quadro unitario riconducibile alle variegate caratteristiche del territorio calabrese e atta cultura delle Calabrie.

L’opera di Rocco Lentini descrive, anche attraverso le testimonianze dei deportati e una corposa documentazione, aspetti inediti delle drammatiche condizioni di vita nei Lager, i luoghi di provenienza e di cattura, i luoghi di morte e, alcune volte, il ritorno.

 

L’iniziativa organizzata da Cgil e Auser vuole essere, pertanto, un’occasione di approfondimento di una pagina cruenta della nostra Storia, e anche un momento di riflessione e di confronto sul ruolo e sull’importanza della memoria, quale chiave di lettura delle pagine altrettanto cruente che stiamo scrivendo in questi giorni; e per una nuova etica del ricordo.

 

Le immagini del Giorno della Memoria si sovrappongono, dunque, alle immagini di sofferenza, degrado umano, violazione dei diritti umani, offesa alla vita, dell’odierna cronaca mondialeda ciò che emerge dal dibattito pubblico odierno e in ciò che ci circonda, che avviene nel nostro stessoterritorio. Perché l’Inferno comincia dove finisce la nostra umanità, quando la violenza domina il nostro rapporto con l’Altro, e i recinti sono tenuti ben saldi dalla nostra indifferenza.

 

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