Operazione Robberies, 10 arresti a Rosarno. I nomi delle persone coinvolte

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A conclusione di complesse ed articolate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi (RC), alle prime ore della mattinata odierna, il Commissariato di P.S. di Polistena e la Squadra Mobile di Reggio Calabria – congiuntamente a personale in forza presso i Commissariati di P.S. di Gioia Tauro, Cittanova, Taurianova, Palmi, Villa San Giovanni, nonché presso il Reparto Prevenzione Crimine di Siderno – hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, adottata dal G.I.P. presso il Tribunale di Palmi nell’ambito del Proc. Pen. n. 976/2017, a carico di dieci soggetti tutti residenti nel territorio comunale di Rosarno (RC):

 

1.      BELLOCCO Michelecl. 96 – custodia in carcere;

2.      IACONO Pietrocl. 96 – custodia in carcere;

3.      LAZZARO Vincenzocl.97 – custodia in carcere;

4.      SCARFÒ Fabio cl. 91 – custodia in carcere;

5.      PISANO Giuseppecl. 94– custodia in carcere;

6.      BRUZZESE Antonella cl. 79  – obbligo di dimora;

7.      BELLOCCO Roccocl. 71  – obbligo di dimora;

8.      FAZZARI Teresacl. 40 – obbligo di presentazione alla PG;

9.      LAZZARO Vincenzo cl. 35 – obbligo di presentazione alla PG;

10. LAZZARO Giuseppe cl. 60 – obbligo di presentazione alla PG;

 

ritenuti responsabili, a vario titolo, di:

·               Associazione per delinquere ex art 416 c.p.p.

·               Rapina

·               Ricettazione

·               Furto

·               Detenzione e porto di plurime armi da sparo, anche clandestine, ed armi bianche

 

Le indagini venivano avviate in data 11 marzo 2017 quando personale delle Volanti del Commissariato di P.S. di Polistena (RC) traeva in arresto – nella flagranza del reato – BELLOCCO Michele, IACONO Pietro e LAZZARO Vincenzo cl. 97, in quanto responsabili di una rapina aggravata, tra l’altro, dall’uso di una pistola con matricola abrasa, perpetrata ai danni del supermercato “Food Store” sito a Cinquefrondi (RC).

 

In quell’occasione veniva anche recuperata la pistola usata per consumare la rapina, la refurtiva e l’autovettura utilizzata per compiere il delitto.

 

Successivamente venivano condotte delle complesse e laboriose indagini da parte dello stesso Commissariato di P.S. di Polistena, con il coordinamento della Squadra Mobile – supportate da numerosi presìdi tecnologici – dalle quali emergevano i responsabili di 3 rapine aggravate (In data 03.06.2016 – Filiale della M.P.S. di Polistena (RC) – somma impossessata pari a 38.000 euro; in data 28.01.2017 – Supermercato “Cooper” di Mileto (VV) –  somma impossessata 1.500 euro; in data 04.03.2017 – farmacia Asciutti di Polistena – somma impossessata pari a 1000 euro) – verificatesi nel corso del 2016 e 2017 – in danno a banche, supermercati e farmacie ricadenti nel territorio della Piana di Gioia Tauro (RC) e nella limitrofa provincia di Vibo Valentia.

 

In particolare veniva fatta luce sulla rapina ai danni della filiale di Polistena della banca Monte dei Paschi di Siena risalente al 3 giugno 2016 [in quell’occasione i rapinatori si impossessavano della somma di circa 40 mila euro]; sulla rapina del 28 gennaio 2017 ai danni del supermercato Cooper di Mileto (VV) e sulla rapina ai danni della farmacia Asciutti di Polistena, dove i rapinatori si impossessavano della somma di 1000 sotto la minaccia di un arma.

 

Inoltre, emergeva chiaramente come le rapine commesse non fossero isolati episodi delittuosi ma si inserivano piuttosto in un contesto associativo ben più ampio, divenendo pertanto dei reati fine dell’associazione per delinquere [ex art. 416 co. 1, 2, 3 e 4 c.p.] dellla quale facevano parte gli indagati SCARFÒ Fabio, BELLOCCO Michele, IACONO Pietro e LAZZARO Vincenzo cl. 97, PISANO Giuseppe, “perché si associavano tra loro, e con altre persone allo stato non identificate, al fine di commettere più delitti contro il patrimonio (e, in specie, furti, ricettazioni e rapine) nonché delitti in materia di armi (e, in particolare, di detenzione e porto di plurime armi da sparo, anche clandestine, ed armi bianche, in possesso di ciascuno e, di fatto, nella disponibilità reciproca)”;

Per quanto concerne la fase esecutiva delle misure cautelari in argomento, i soggetti destinatari della custodia cautelare in carcere, ultimate le incombenze di rito, sono stati associati alla casa circondariale di Reggio Calabria a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente, mentre i destinatari delle altre misure di natura obbligatoria sono stati sottoposti ai rispettivi vincoli di permanenza nel comune di residenza nonché di presentazione alla Polizia Giudiziaria, la quale curerà la vigilanza sul rispetto delle relative prescrizioni.


 

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