Il noto programma televisivo di italia 1 “Le Iene” da qualche giorno si sta occupando della sanità in Calabria. In particolar modo Gaetano Pecoraro, ha fatto un viaggio tra gli ospedali di Locri e Polistena per raccontare la situazione assurda creatasi all’interno di queste strutture, dove nel 2019, purtroppo, vi sono ancora gravi carenze e problematiche, che non dovrebbero esistere. Perdite d’acqua, infissi che si staccano. porte antipanico chiuse, ascensori bloccati da anni. A Locri addirittura per trasferire i pazienti da un reparto all’altro, i medici sono costretti a chiamare il 118, i cui operatori con l’aiuto delle barelle, trasportano i malati da un piano all’altro. Ciò comporta anche diversi problemi. Nel servizio, ad esempio, durante il trasporto si nota come un paziente che, affronta il “tragitto” in barella, perda la mascherina dell’ossigeno. L’attenzione si è focalizzata anche sul reparto di rianimazione dell’ospedale di Polistena, dove i lavori di ristrutturazione sono avvenuti mentre i pazienti si trovavano ricoverati nelle stanze. A denunciare ciò, e richiedere la sospensione dei lavori, è stato un dipendente dell’Asp che, a suo dire, avrebbe ricevuto minacce da parte di un esponente della Ndrangheta di Rosarno. Il reparto di rianimazione è stato poi ristrutturato. Lavori realizzati per 300mila euro, in una struttura in cui il pronto soccorso è senza macchinari per i pazienti, sottolinea Pecoraro. Il servizio si conclude con la visita ad Oliverio, il quale chiude la porta in faccia al giornalista, che dall’altro lato continua ad urlare e sottolineare la mancanza di un bilancio da sei anni, e soprattutto il fatto che vi siano dirigenti senza titoli.
Giada Zurzolo