Riceviamo e pubblichiamo
Reggio Calabria – Morti bianche. A centinaia, a migliaia.
Cresce, giorno dopo giorno, il numero delle vittime sul posto di lavoro: nei cantieri, nelle aree di scavo…
Come Sindacato, come Fillea Cgil del Comprensorio Rc-Locri, vogliamo ribadire -dopo l’ennesima morte di un lavoratore in un cantiere dell’A3 Sa-Rc – non solo la nostra vicinanza alle famiglie che, sempre più spesso, debbono convivere con eventi di tale drammaticità; ma soprattutto, sottolineiamo che si tratta di un fatto gravissimo che denota una mancanza di sicurezza sul posto di lavoro.
Ma, purtroppo, non è un caso isolato. Esistono cantieri, in cui, si vivono situazioni al limite della legalità: operai che lavorano anche per più di otto ore per paura di esser licenziati; lavoratori che – a causa dell’aumento dell’età pensionabile – sono ultra 65enni e, spesso, continuano a svolgere mansioni che non gli competono; standard di sicurezza che non vengono rispettati; una costante riduzione delle ispezioni a seguito di tagli governativi.
Il rispetto della normativa e degli standard di sicurezza nei luoghi di lavoro è una battaglia che, come Fillea Cgil, portiamo avanti da anni e che è diventato un perno attorno a cui ruotano le nostre proteste, le nostre denunce. Non è accettabile che, ancora nel 2014, un operaio muoia mentre compie un’azione quotidiana che è la propria attività lavorativa. Non è concepibile che siano i lavoratori a rimetterci, perché le ispezioni (dopo esser state richieste dalle Organizzazioni sindacali) saltano a causa di una politica economica nazionale fatta di tagli (la famosa spending review).
La Fillea Cgil è stata, è e sarà accanto ai lavoratori e per i lavoratori: affinché non accettino compromessi sulla loro pelle; affinché il datore di lavoro si comporti in modo legittimo e legale; affinché la produttività e la celerità dei tempi non mettano in secondo piano le norme sulla sicurezza.
SEGRETARIO GENERALE FILLEA CGIL RC-LOCRI
MANUELA SAINATO