La Rosa Domenico, autista di ventinove anni, e Sacco Fabio, operaio di ventisei anni, entrambi di Gioia Tauro, difesi dagli avv. Girolamo La Rosa, Mimmo Infantino e Guido Contestabile, hanno ottenuto gli arresti domiciliari su disposizione del Tribunale Collegiale di Palmi. I due giovani, unitamente al fratello del La Rosa, Vincenzo, erano stati tratti in arresto nel mese di Dicembre 2017 a seguito di Ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta del PM della Procura Distrettuale di Reggio Calabria nell’ambito dell’operazione denominata “JAIL EXPRESS”.
Agli stessi vengono contestate una serie di condotte estorsive, di minacce, lesioni e addirittura in un caso di sequestro di persona, attuate nei confronti dei dipendenti ed autisti di una società operante nel settore dei trasporti e delle consegne pacchi, realizzate nell’ambito del territorio della Piana di Gioia Tauro al fine di costringere la stessa – secondo gli organi inquirenti – a servirsi di mezzi di trasporto delle società gestite dai La Rosa. Tutte le condotte contestate venivano considerate aggravate dal metodo mafioso.
Diversa la versione resa dagli imputati, i quali hanno sempre respinto le accuse mossegli dall’Ufficio di Procura.
Dopo il rinvio a giudizio deciso dal GUP di Reggio Calabria, è in corso il processo dinanzi al Tribunale Collegiale di Palmi, presieduto dalla d.ssa Angelina Bandiera.
Nei giorni scorsi i legali dei due giovani hanno avanzato istanza tesa all’attenuazione della misura, sul presupposto dell’affievolimento delle esigenze di natura cautelare. Il Tribunale di Palmi, condividendo in pieno le argomentazioni riportate nelle istanze difensive, ha disposto per i due giovani la sostituzione della misura in carcere con quella degli arresti domiciliari, da espiarsi in località lontane dalla Calabria.