Operazione Santa Fe, assolto Oliverio Bruno

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Oliverio Bruno, 28 anni,  operaio di S. Eufemia d’Aspromonte, difeso di fiducia dagli avv. Renata Zito e Girolamo La Rosa del Foro di Palmi, è stato assolto dal Giudice Monocratico di Palmi dall’accusa di essere uno dei soggetti che avevano favorito al latitanza di Giuseppe Alvaro.
Oliverio, rimasto coinvolto nell’operazione della DDA di Reggio Calabria denominata Santa Fe – che nel Giugno del 2015 portò all’arresto di oltre trenta persone per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dall’art. 7 L. 203/91 e dalla transnazionalità – risultava imputato, insieme ad altre sette persone, anche di aver fatto parte della rete di fiancheggiatori che avevano favorito la latitanza del soggetto ritenuto a capo di quel sodalizio, a sua volta inseguito da altro ordine di arresto per una pena definitiva e catturato nel Settembre 2014 sull’Autostrada A3 nei pressi di Castrovillari.
Dopo qualche mese scattò l’operazione Santa Fe, con l’arresto di oltre trenta persona in Calabria, Lazio, Toscana ed in Sudamerica.
Il processo principale, celebrato con il rito abbreviato, si è chiuso con pesanti condanne in primo e secondo grado.
Diverso per Oliverio l’esito del processo ordinario celebrato a Palmi, laddove la difesa ha sostenuto l’estraneità alle accuse dell’Oliverio, facendo emergere come non vi fossero certezze sull’identificazione dello stesso.
Tesi evidentemente non campata in aria, dal momento che il  Giudice Monocratico, d.ssa Porchi, all’esito della camera di consiglio, accogliendo la tesi difensiva, ha assolto Oliverio Bruno per non aver commesso il fatto.
Per gli altri imputati, un’assoluzione e sette condanne.

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