Bimbo nato morto a Reggio Calabria, indagate quattro persone

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Ci risiamo. Non passa giorno che non venga sporta denuncia contro gli ospedali calabresi per presunti casi di malasanità. Solo che il caso di specie riguarda la morte più atroce e terribile, quella di un bimbo innocente. 

Luogo del misfatto è questa volta l’Ospedale Riuniti di Reggio Calabria, dove un bimbo è nato morto lo scorso otto giugno. Dopo la denuncia da parte dei genitori il sostituto procuratore di Reggio Calabria, Roberto Di Palma ha iscritto nel registro degli indagati quattro persone: Vincenzo Rognoni, Mario Pavone, Alessandro Tripodi e Domenica Monterosso.

Secondo quanto denunciato dal padre della giovane vittima agli agenti della Questura di Reggio Calabria, l’uomo avrebbe accompagnato la giovane moglie, su consiglio del medico curante, d’urgenza in ospedale, dove alla stessa, incinta di otto mesi, sarebbe stata diagnosticata una ipertensione gestosi. Durante i primi giorni di ricovero, alla donna sarebbe stata somministrata la terapia del caso, con un miglioramento delle condizioni (la donna arriverà in ospedale con un numero bassissimo di piastrine). Ma le indagini della Procura si sarebbero concentrate in particolare sul rinvio di un esame, che prevedeva l’uso del “flussometro“, che però sarebbe stato guasto. Successivamente, all’alba dell’8 giugno, la giovane donna donna verrà portata d’urgenza in sala operatoria, dove però partorirà un bambino morto. Secondo il padre il personale medico non avrebbe messo in atto tutte le procedure necessarie nei confronti della moglie, lo stesso avrebbe altresì consegnato agli inquirenti le strazianti foto del figlioletto senza vita, nei confronti del quale è già stata effettuata l’autopsia.

La Procura ha ora incaricato il medico legale, Mario Matarazzo, di accertare le cause della morte del feto. Il consulente in particolare dovrà accertare i motivi per i quali non è stato effettuato alcun esame flussometrico alla gestante nei giorni successivi al ricovero. Ed inoltre, se tale omissione, in correlazione alla constatata bradicardia fetale, al basso numero di piastrine riscontrato alla madre ricoverata per gestione ipertensiva, ai tre giri di cordone ombelicale attorno al collo del feto, alla parziale aderenza della placenta ed al meconio tinto riscontrato, siano state determinate per il verificarsi della morte.

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