Non era la prima volta che l’uomo era riuscito a fuggire alle forze dell’ordine: infatti, già nel 2004, quando era stato autorizzato a recarsi senza scorta dal Carcere di Milano San Vittore, ove era detenuto, a Locri per proseguire il periodo di detenzione in regime di arresti domiciliari, aveva fatto perdere le proprie tracce. Per tale motivo, nel 2007, era stato emesso un decreto di revoca dell’applicazione della misura alternativa della detenzione domiciliare e contestuale accompagnamento in carcere dall’Ufficio del Magistrato di Sorveglianza di Varese, nonché l’ordine di esecuzione di pene concorrenti emesso nel 2008 dalla Procura della Repubblica di Pescara, dovendo il medesimo espiare la pena residua di anni 5, mesi 8 e giorni 15 di reclusione per diversi reati contro il patrimonio commessi tra gli anni 2000–2004 nelle Province di Pescara, Livorno, Torino e Roma. Ricercato dal 2007, e più volte segnalato in Ungheria, Germania e Belgio, il 1°.5.2011, i Carabinieri della Stazione di Locri riuscirono ad arrestarlo una prima volta sorprendendolo in questo centro, a pranzo a casa della figlia. Ora, sempre grazie ai Carabinieri di Locri, lo Spataro potrà finalmente pagare il suo debito di giustizia “per intero”.
Dal 30 dicembre 2011, data in cui la Procura della Repubblica di Avezzano (AQ) ha emesso un nuovo provvedimento di esecuzione con cui è stata rideterminata la pena residua complessiva in quella attuale, lo Spataro risultava di fatto irreperibile, fino a quando questa mattina i militari lo hanno sorpreso davanti a un caffè “amaro”.