Ndrangheta Operazione Scacco al re di Santena, nomi degli arrestati e dettagli

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Sono quattro gli arrestati a Torino nell’Operazione denominata “Scacco al re di Santena”, è proprio il re Vincenzo D’Alcalà è finito dietro le sbarre insieme a  Massimiliano Celico; l’albanese Giojvalin Zojza e Gaetano Iacona. La polizia ha eseguito altresì 22 perquisizioni, una nella cella del del vibonese Francesco Furchì, in carcere per l’omicidio Musy. Le indagini scaturiscono da un filone dell’inchiesta sull’omicidio di Musy (sebbene, come specificano gli investigatori, nessuno degli arrestati ha avuto a che fare con l’omicidio Musy) in merito a uno dei presunti moventi di Furchì: il fallimento della società ferroviaria Arenaways su cui Furchì voleva mettere le mani chiedendo, senza ottenerlo, la spinta del consigliere dell’Udc.
Secondo la polizia sono emersi dei contatti tra il presunto assassino e uno dei quattro arrestati: «Dopo che era sfumata l’ipotesi di una cordata di imprenditori valdostani per rilevare Arenaways, Furchì avrebbe coinvolto un imprenditore torinese che avrebbe firmato delle cambiali ai valdostani rilevando dal curatore fallimentare della società i 450mila euro di caparra che erano stati versati dalla cordata. Soldi liquidi che sembra gli fossero utili per risolvere alcuni problemi finanziari. Da quanto accertato Furchì avrebbe quindi iniziato a pressare l’imprenditore per avere parte di quei soldi. Secondo le indagini Furchì avrebbe poi coinvolto Massimiliano Celico, che conosceva da tempo e che insieme a Vincenzo D’Alcalà, già pregiudicato per estorsione, ha iniziato a minacciare l’imprenditore che poi per paura ha ceduto ai due almeno 40mila euro», spiegano gli inquirenti.
Alcuni degli arrestati sono ritenuti affiliati alla ‘ndrangheta e avrebbero estorto denaro ai danni di attività commerciali della provincia.
Il luogo principe di tale attività illecita si trovava a Santena, da cui il nome dell’operazione

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