Contrasto alla produzione di stupefacenti da parte dei carabinieri, 16 arresti nel periodo estivo in provincia di Reggio Calabria

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Costante ed incessante è il controllo del territorio e l’azione repressiva svolta dai Carabinieri nella provincia di Reggio Calabria nel contrasto alla produzione di sostanze stupefacenti.

L’attività svolta dalle varie articolazioni dell’Arma che operano nella provincia ha permesso di individuare numerose piantagioni di canapa indiana, per un complessivo di circa 1100 piantine, di trarre in arresto in flagranza di reato 16 persone, nonché di segnalarne all’Autorità Giudiziaria altre 12 in stato di libertà.

Nello specifico, il 6 maggio 2014, a Laureana di Borrello, a conclusione di articolato servizio mirato alla repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, i carabinieri della locale Stazione, insieme a personale della Compagnia Speciale del gruppo Operativo Calabria di Vibo, hanno tratto in arresto F.A. 30enne del posto, ritenuto responsabile di aver coltivato sostanza stupefacente ai fini di spaccio, nonché di detenzione illegale di materiale esplodente. Il giovane, presso la propria abitazione, avrebbe detenuto 95 piantine di marijuana, nonché 1,2 kg. di polvere da sparo e 2 ordigni esplosivi rudimentali.

Invece, a Rosarno, il 31 maggio scorso, a conclusione di uno specifico servizio di controllo del territorio i carabinieri della Tenenza insieme a quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e alle Unità Cinofila del Gruppo Operativo Calabria di Vibo , hanno rinvenuto in un capannone abusivo una piantagione composta da 184 piante, dell’altezza variabile tra i 50 ed i 250 cm., di cannabis indica, per un totale di circa 90 kg di stupefacente. Inoltre sono stati ritrovati 1,6 kg di cannabis indica essiccata e confezionata in 4 buste sottovuoto in cellophane, vari bilancini di precisione, materiale da confezionamento e da essiccazione, telefoni cellulari e banconote di vario taglio per una somma di 2.700 euro, verosimilmente provento del traffico illecito. L’operazione ha consentito l’arresto in flagranza di reato di 4 persone e la segnalazione in stato di libertà di altre 2, ritenute responsabili in concorso di coltivazione ai fini di spaccio di ingente quantitativo di sostanza stupefacente e di furto aggravato di energia elettrica.

A San Luca – località Serro Guglielmo, il 4 luglio, i carabinieri della locale Stazione e personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno rinvenuto, ben occultata all’interno della fitta vegetazione, una piantagione composta da 312 piante di sostanza stupefacente del tipo marjuana, di altezza variabile tra 1 e 1,5 mt. Dopo la campionatura, le piante di canapa sono state distrutte sul posto.

Il 14 luglio 2014,invece, ad Africo Nuovo, i carabinieri dipendenti dal Gruppo di Locri, unitamente a quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e Unità Cinofile di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto in flagranza del reato M.A. 60enne di Africo, avendo rinvenuto in un terreno di sua proprietà una coltivazione di 90 piante di sostanza stupefacente del tipo marijuana di altezza variabile dai 10 cm ai 150 cm e 900 gr. del medesimo stupefacente già essiccato. Nel corso della stessa operazione, veniva individuata un’ulteriore piantagione composta da 60 piante, di altezza variabile tra i 10 ed i 150 cm.

A Laureana di Borrello, il 15 luglio 2014, i carabinieri della locale Stazione unitamente a quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno arrestato, in flagranza di reato G.G. 51enne e F.M. 49enne, ritenuti responsabili di coltivazione, in concorso, di sostanza stupefacente del tipo cannabis indica. I militari operanti, a seguito di accurata perquisizione domiciliare, nel giardino attiguo l’abitazione dei predetti coniugi, hanno rinvenuto , ben occultate, 70 piante di canapa indiana, dell’altezza media di 1 mt.

Mentre, il 29 luglio, nel corso di servizi di controllo del territorio sviluppati in area aspromontana ricadente nei comuni di Platì ed Ardore, i carabinieri dipendenti dalla Compagnia di Locri, unitamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno scoperto due distinte piantagioni, per complessive 70 piante di canapa indiana, completamente occultate tra la fitta vegetazione. Una delle due piantagioni veniva irrigata tramite impianto del tipo a goccia regolato da apposita apparecchiatura timer, mentre nell’altra veniva sorpreso, intento nella coltivazione, T.B. 67enne di Platì, che è stato tratto in arresto in flagranza di reato.

Il 5 agosto, nel corso di servizi di controllo del territorio sviluppati in aree ricadenti nei comuni di Cittanova e Platì, i carabinieri unitamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno rinvenuto due distinte piantagioni, per complessive 55 piante di canapa indiana. Una piantagione veniva realizzata in area aspromontana in una piazzola completamente occultata tra la fitta vegetazione, mentre l’altra in un fondo agricolo di proprietà dei coniugi N.P. 84enne e P.T 74enne, entrambi segnalati all’A.G. in stato di libertà. Nel medesimo contesto, in rudere abbandonato, prospiciente il fondo agricolo dei due coniugi, venivano altresì rinvenuti ulteriori kg. 4,738 di canapa indiana già essiccata, verosimilmente proveniente dalla citata coltivazione.

Oggi, 6 agosto, a Platì, i carabinieri della locale Stazione e personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno rinvenuto, ben occultata all’interno della fitta vegetazione, una piazzola contenente 47 piante di canapa indiana di altezza variabile tra 1,5 e 2 metri.

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