Nella giornata di ferragosto l’On. Luigi Lacquaniti del gruppo Libertà e Diritti – Socialisti europei, ha visitato la casa circondariale di Palmi. Di seguito nota stampa:
Ho approfittato del mio soggiorno a Palmi, luogo della mia infanzia a cui sono legato, per effettuare un’ispezione alla Casa circondariale locale. Ho ricevuto, insieme alla Dott.ssa Domenica Sprizzi, che mi ha gentilmente accompagnato, un’accoglienza molto cordiale. Il Direttore, della Casa circondariale ci ha illustrato la situazione e con molta cordialità ci ha mostrato tutti gli spazi che ospitano il carcere di Palmi.
Le condizioni dello stabile, che ha circa 40 anni di vita, sono buone e la manutenzione mi è parsa sufficiente. Sono in rifacimento le stanze che ospitano i detenuti durante le visite dei familiari.
Vi sono ampi spazi all’aperto, malgrado l’assenza di verde, dove i detenuti passano le rispettive quattro ore giornaliere d’aria, mentre ulteriori quattro ore al di fuori delle celle vengono occupate nelle sale comuni. Quest’ultima attività è riservata ai detenuti comuni, mentre non è permessa a quanti sono in regime carcerario conseguente a condanna per criminalità di stampo mafioso, che possono usufruire solo delle ore all’aperto.
I detenuti sono separati in celle da due, da quattro e da sei, le celle sono ampie, ma purtroppo nessuna di esse è adeguata alla normativa vigente che prevede la presenza della doccia. Oggetto d’interpretazione invece i vincoli in termini di estensione della cella, derivanti dal recepimento della sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, successiva al caso Torreggiani. Dalle celle ispezionate e dal dialogo tenuto con alcuni detenuti non pare, tuttavia, che vi siano situazioni di violazione della Legge.
L’ambulatorio medico funziona in modo molto ridotto. L’infermeria e l’ambulatorio dentistico sono funzionanti, ma negli ultimi anni la situazione appare peggiorata: il servizio sanitario non provvede all’adeguamento di organico necessario (ora sono presenti un medico e un infermiere soltanto) e nemmeno alla sistemazione del laboratorio radiologico e oculistico, che sono inutilizzabili. La popolazione carceraria locale è comunque in discreta salute, non vi sono situazioni di criticità, malgrado l’uso piuttosto importante di psicofarmaci. In due anni purtroppo si è assistito a due suicidi e ad un ulteriore caso evitato in extremis.
Sotto organico è anche il personale di sicurezza: per dimensioni del carcere e numero di detenuti con una carenza del 20% circa, personale purtroppo sottoposto a turni sfiancanti. A causa della mancanza di personale, la notte il carcere è spesso sguarnito di sentinelle, cosa che recentemente ha agevolato l’evasione di un detenuto subito ritrovato.
Il rapporto della casa circondariale con le associazioni locali che si occupano dei detenuti, è di grande sintonia e collaborazione: vi sono alcune attività svolte all’interno del carcere, tra cui spiccano il laboratorio teatrale, utile per la crescita emotiva e culturale dei detenuti stessi e l’attività di pasticceria. E’ auspicabile un ulteriore sforzo dell’Amministrazione comunale per favorire momenti di scambio e di incontro con le realtà cittadine, che consentano ai detenuti di avere reali opportunità di scambio con la realtà extra carceraria.