Riceviamo e pubblichiamo
E’ indubbio che il tema della riforma della giustizia sia quanto mai attuale e c’è il convincimento, nel nostro partito, che si debba procedere, inderogabilmente, sulla strada delle riforme, considerati i problemi gravissimi in cui versa la giustizia del nostro Paese, tanto più nel meridione e nella nostra Calabria.
La giustizia penale, sui nostri territori, e’ caratterizzata dalla presenza di apparati criminali della ‘ndrangheta, nonostante la consistente opera repressiva della Dia, che hanno legami, la cosiddetta ‘zona grigia’, con ceti produttivi e apparati professionali, con il sostanziale monopolio del traffico di stupefacenti. Tali organizzazioni hanno determinato l’intensificarsi di atti intimidatori nei confronti di attivita’ economiche di rilevante importanza. Sono in aumento i delitti contro la Pubblica amministrazione, gli omicidi volontari, i delitti contro la liberta’ sessuale, i delitti contro il patrimonio e di usura , la tratta di esseri umani, i delitti in materia di inquinamento.
Per quanto concerne il contenzioso civilistico, presso la Corte di Appello di R. Calabria, nel calendario dei giudici non ci sono buchi fino a gennaio del 2017, e le agende dei legali diventano per necessità decennali. Le pratiche prendono polvere negli archivi e la giustizia diventa una chimera.
Pertanto, ritengo che, in merito al carico giudiziario, in primis sul piano penale, servano interventi finalizzati a ridurre il numero e la durata dei processi senza comprimere le garanzie della difesa e, tanto meno, diminuire la sicurezza dei cittadini.
Penso soprattutto alla riduzione dell’area penale, la cosiddetta ‘depenalizzazione’, a un nuovo e più efficace sistema delle pene, alla revisione della disciplina della prescrizione, delle nullità e delle notificazioni e ad una ristrutturazione del sistema delle impugnazioni, nonché attraverso l’introduzione della particolare tenuità del fatto come causa di non punibilità.
Sul carico del giudizio civile, che è quello che pesa di più sulla nostra economia, occorre la semplificazione del processo civile, con una revisione organica delle impugnazioni e attraverso il completamento del processo civile telematico.
Una forte deflazione del contenzioso civile potrebbe essere attuata anche attraverso l`istituzione delle camere arbitrali dell`avvocatura presso gli ordini forensi.
Vengo al tema del carcere, che è il tema anche più sentito, tenuto conto della condizione inumana in cui vivono i detenuti in alcune carceri del nostro Paese.
La situazione di sovraffollamento carcerario ha raggiunto, peraltro, in Calabria una condizione “allarmante”, con una “grave situazione igienico-ambientale”.
A Locri ci sono 148 detenuti per 83 posti, 96 imputati e 52 condannati. A Palmi i detenuti presenti sono 254, per una capienza di 140 posti, 208 sono gli imputati e 46 i condannati A Reggio Calabria ci sono 276 detenuti per 149 poti, 212 sono gli imputati e 64 i condannati.
Si può affermare che interventi legislativi quali quelli della ‘ex Cirielli’ e della la ‘Fini-Giovanardi’, purtroppo, hanno avuto quale effetto quello di riempire le nostre carceri.
In quest’ottica, il Partito Democratico, principale forza di governo, sta elaborando il nuovo decreto giustizia, che affronterà tematiche quali quelle della probation, della riforma della custodia cautelare, dell’attenuazione degli aspetti della recidiva, dell’introduzione di pene detentive non carcerarie, della depenalizzazione di alcuni reati di minore allarme sociale e della modifica della cosiddetta legge Fini Giovanardi.
Ritengo, pertanto, che sia proprio la via delle riforme, non quella dei provvedimenti di clemenza, la strada obbligata da seguire per una soluzione definitiva alla delicata problematica.
Non può, infine, non essere sottolineato l’importante impegno preso da Palazzo Chigi per il completamento del Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria: proprio il tavolo tecnico governativo del 22 agosto scorso, nell’evidenziare come l’opera sia ritenuta di importanza strategica per la città e la Regione, ha chiarito come l’obiettivo sia quello di procedere con il completamento di tutta la struttura, con inizio in tempi rapidi.
Sarebbe un ulteriore, importante, successo, dopo quello del mantenimento della Sezione staccata del Tar nella città di Reggio Calabria.
Vito Crimi,
Responsabile Giustizia
federazione provinciale del Partito Democratico di Reggio Calabria