Rosarno 29/08/2014
Premessa la mia intolleranza verso le plateali ed enfatiche esternazioni facebookiane e la stortura rappresentata da una denuncia che scaturisce da ovvie, seppur colorite, critiche sul social network, sento l’obbligo morale di dare pubblicamente il mio appoggio al consigliere comunale, nonché carissimo amico, Giacomo Saccomanno. E’ assurdo dover ricordare al sindaco che la critica è un diritto di tutti i cittadini nei paesi liberi e che sarebbe stato corretto rispondere esattamente sulla quaestio che una foto sul social stava ponendo. Come mai, cioè, fossero stati fatti dei lavori di ammodernamento e di ripristino del manto stradale nei pressi di un ristorante di proprietà di un familiare del vice sindaco, mentre nei pressi delle scuole, in particolare di via Modigliani, la strada per accedere al liceo scientifico, la situazione stradale è allo sfacelo. Solo una fra le tante critiche di una popolazione disincantata e stanca che, anziché risposte, trova arroccamenti anacronistici e adesso udite udite, anche denunce, le quali, immaginando la reazione di chi la democrazia ce l’ha nel sangue, sono travestite da goffi e, maldestri tentativi di porre Saccomanno in un contrasto inesistente con la magistratura. Avrei voluto risposte e qualora fossero state esaustive le avrei accettate. Il Sindaco e la giunta hanno dimenticato la promessa, fatta in campagna elettorale, che palazzo San Giovanni sarebbe stato trasparente e che i cittadini avrebbero trovato, sempre e comunque, degli interlocutori attenti negli amministratori. Certo, si tratta di promesse fatte in momenti particolari ma gli attuali amministratori verranno ricordati proprio per l’incapacità cronica di accettare o rispondere alle critiche. E’ una concezione così oligarchica della cosa pubblica che nessuno degli amministratori riesce a rendersi conto della incancrenita disillusione dei rosarnesi.
Rosanna Careri
