Riceviamo e pubblichiamo
Anche in questa circostanza il circolo PD di Palmi ha vinto la scommessa di organizzare un’assemblea cittadina, un incontro di piazza per discutere dei problemi della città.
Nel caso specifico si era nell’accogliente scenario di Villa Mazzini e l’incontro era volto a raccogliere osservazioni del Piano Strutturale approvato il 31 Luglio us dal Consiglio Comunale.
La città ha risposto benissimo, con una folta partecipazione di pubblico, che per circa 3 ore ha seguito attentamente le relazioni e gli interventi che si sono susseguiti. Un segno che quella di portare la politica tra la gente è una formula apprezzata e che corrisponde alla richiesta di maggiore informazione da parte della cittadinanza.
Soddisfazione piena per il dr Domenico Solano, segretario del circolo ideatore ed organizzatore dell’evento, che nel suo intervento introduttivo ha precisato che il PD è da sempre favorevole all’adozione di uno strumento urbanistico che sia rispondente alle esigenze ed alle prospettive di crescita della città. Ma la proposta approvata è assolutamente inadeguata allo scopo. Solano ha proseguito dichiarando che la procedura scelta dall’amministrazione è stata sostanzialmente volta a comprimere e limitare gli spazi di partecipazione, hanno confezionato un uovo di Pasqua su scelte politiche incomprensibili e contenete un’amara e deludente sorpresa.
Per Solano il Consiglio comunale del 31 luglio è stato pietoso è verrà ricordato come una delle pagine nere della storia cittadina. Il più importante strumento di programmazione e di sviluppo del territorio è stato presentato, discusso ed approvato in un paio di orette scarne. Non c’è stato nessun intervento di merito (ne a sostegno, ne di critica, ne di proposta), nessuna domanda o chiarimento tecnico richiesto ai progettisti intervenuti…. sembrava un teatro delle marionette in cui assessori e consiglieri di maggioranza si alternavano in commenti entusiastici di gloria al sindaco… ma di sostanza manco a parlarne.
E’ intervenuto Mimmo GANGEMI, scrittore il quale ha preliminarmente stigmatizzato le espressioni polemiche assunte dal sindaco nei giorni scorsi con tanto di invettiva “andatevene da Palmi! ” La città”.
In merito al PSC Gangemi ha evidenziato la mancanza di una visione d’insieme del territorio, la mancanza un chiaro messaggio su come questa città vuole crescere. Sembra uno strumento volto più alla lettura dell’esistente che non alla programmazione dello sviluppo futuro.
E’ Intervenuto Giuseppe IPPOLITO, Coordinatore del Circolo Armino, il quale ha denunciato a chiare lettere che la relazione allegata al PSC è frutto di un grossolano scopiazzamento dalle relazioni inerenti il comune di Pinerolo, Grosseto e Parghelia e che financo i richiami normativi sono malamente scopiazzati tanto che in essi si rileva un improprio richiamo ad una legge della regione toscana.
Per Ippolito questo PSC è inemendabile e và rigettato e con quest’approvazione l’Amministrazione Cittadina ha dato prova di essere assolutamente inadeguata ad amministrare Palmi e và mandata a casa.
E’ intervenuto l’avv. Nicola MINASI il quale ha denunciato con forza le carenze che si sono appalesate nell’iter d’approvazione del PSC, soprattutto in merito al mancato coinvolgimento della cittadinanza nelle sue molteplici espressioni e perfino al tardivo coinvolgimento degli stessi Consiglieri comunali. Per Minasi si dovrebbe far invocare un intervento del Prefetto per scongiurare il grave pericolo di rendere operativo un PSC partorito da un nucleo ristretto con la politica dell’Uovo di Pasqua dal contenuto evidente soltanto a giochi fatti.
E’ Intervenuto Enzo INFANTINO, esponente di Sinistra per Palmi, il quale ha denunciato che il PSC non rispetta le leggi regionali ed in particolare non rispetta la Legge che prevede l’inedificabilità assoluta a300 metri dalla battigia. Infantino ha criticato il comportamento dei consiglieri comunali del centrosinistra che invece di dare battaglia contro l’approvazione del PSC si sono rifugiati in una incomprensibile assenza dall’aula. I consiglieri d’opposizione sono stati eletti con i voti del centrosinistra ed hanno il dovere di rapportarsi con i cittadini ed i partiti coloro che li hanno votati ed eletti.
Da ultimo Infantino ha riservato una stoccata al sindaco Barone che in consiglio comunale aveva detto che con l’approvazione del PSC si poneva fine alla cupola di malaffare che aveva gestito l’urbanistica palmese negli ultimi decenni. Quelli che il sindaco definisce appartenenti alla cupola forse sono suoi parenti? forse sono anche gli stessi progettisti a cui ha dato l’incarico per il PSC? E se di cupola si tratta cosa ha fatto il sindaco per smantellarla visto che, con diverse responsabilità, amministra Palmi da oltre 25 anni?
E’ intervenuta Consuelo NAVA, docente universitaria esperta in progettazione sostenibile, la quale ha rilevato che il PSC approvato è carente dei connotati minimi necessari per definirlo tale. Ha rilevato il mancato raccordo delle scelte di piano con la realtà della “Città Metropolitana” che a pieno titolo coinvolge anche il territorio palmese. Ha rilevato improprie definizioni di Verde Pubblico, riferendosi al bosco esistente sulla pendice del Sant’Elia ed impropri incentivi ad aumentare la già eccedenti edificazione del territorio, citando il caso limite di un 30% in più consentito a chi si impegna a rispettare il “piano del colore”.
Per l’eminente studiosa il piano non andava formulato in gruppo ristretto e poi divulgato alla città, andava invece impostato a partire da una campagna di ascolto effettuata con sistemi studiati per renderla efficace e produttiva.
Hanno fatto seguito una serie di interventi del pubblico con i quali si è rilevato che:
– financo nel comune di Calanna l’adozione del PSC è stata effettuata sulla base di una preventiva campagna d’ascolto effettuata con la pubblicazione di un questionario;
– bisogna avviare una campagna di raccolta firme per contestare l’adozione ed avviare una procedura seria per una sua elaborazione ex.novo;
– bisogna rapportare le scelte di piano alle opportunità di finanziamenti provenienti dall’Europa;
– i capannoni industriali (e gli altri interventi produttivi effettuati su terreni NON edificabili) vanno trattati in modo omogeneo, impedendone la variazione di destinazione d’uso, ovvero rendendola possibile a tutti ed a titolo oneroso;
– la realizzazione di nuove strade e rotonde va molto contenuta e comunque va effettuata ampliando i vecchi tracciati di strade di ordine inferiore e rispettando le aziende agricole interessando le superfici perimetrali delle stesse ed evitando devastanti attraversamenti.
Nell’intervento conclusivo il segretario del PD ha risposto alle questioni poste in merito all’assenza dei consiglieri del centrosinistra nella seduta di approvazione del PSC.
I consiglieri del centrosinistra hanno disertato tutti gli incontri e gli inviti al dialogo ed al confronto che ripetutamente abbiamo rivolto loro prima del Consiglio comunale. E’ nostro convincimento che le battaglie vanno combattute anche quando l’esito è prevedibilmente infausto. Noi continueremo a svolgere il nostro ruolo di opposizione nel paese loro, se ne fossero in grado dovrebbero farlo nell’aula consiliare.