Il Coordinamento Regionale di “FUAN-Caravella” esprime la sua solidarietà e vicinanza, in relazione alla vicenda dell’assegnazione delle borse di studio e degli alloggi all’Università della Calabria di Cosenza, sia al ragazzo russo che, a causa dell’organizzazione veramente scarsa dei servizi amministrativi, è rimasto senza alloggio e rischia di non aver rinnovato il permesso di soggiorno per studio e, soprattutto, ai tantissimi studenti calabresi ed alle loro famiglie che, pur avendo finora dimostrato la loro eccellenza negli studi, e con indicatori Isee al limite della povertà, restano fuori dall’assegnazione delle borse di studio a causa delle draconiane esigenze di bilancio dettate da governi autoreferenziali e, spesso, costituzionalmente illegittimi.
Senza voler sembrare saccenti ci sarebbe voluto veramente poco per evitare quanto accade a Vladislav, come lui stesso segnalava, una informativa anticipata di quello che sarebbe potuto accadere visti i suoi risultati scolastici non eccelsi ovvero una normativa che, recependo anche le normative vigenti per quanto attiene la concessione dei permessi di soggiorno, desse comunque un “accesso privilegiato”, a quanti già godessero negli anni precedenti della concessione degli alloggi, quantomeno per quanto riguarda l’assegnazione di quelli a pagamento.
Né sembra esaustiva la nota diramata dal Prorettore Filice che, attesa la difesa del comportamento degli organi universitari, avrebbe dovuto andare, a nostro modesto avviso, oltre la spiegazione tecnicistica e fornire i dati numerici relativi alle somme dedicate alle borse di studio, al numero di queste, al numero degli alloggi diviso “per categorie”, magari il tutto comparato ai numeri dell’anno precedente.
E per finire, sempre rispetto alle affermazioni del prorettore che ripete più volte che il primo criterio di assegnazione delle borse di studio è quello del merito, dobbiamo esprimere tutti i nostri dubbi sulla provata esclusione dalle stesse di decine di matricole escluse dal diritto pur avendo conseguito il massimo agli esami di maturità, ed allora certamente sarà intervenuta la valutazione del reddito su cui non possiamo che concordare con quanto scritto, giorni fa, dalla signora Rita Mantuano, invitando il Prorettore a fare un esame approfondito delle dichiarazione di tanti figli di professionisti che risultano, a volte, addirittura “nullatenenti”.
Coordinamento FUAN-Caravella dell’Università della CALABRIA