Poche ore dopo l’esecuzione dell’Operazione Eclissi che ha portato al fermo di 26 persone, tra cui l’ex consigliere di minoranza Giovanni Pantano, i parlamentari del Movimento Cinque Stelle prontamente “scaricano”, con una nota stampa, uno tra i fondatori del meetup San Ferdinando.
«Il consigliere comunale di San Ferdinando (Reggio Calabria) Giovanni Pantano, da poco arrestato in un’operazione contro la ‘ndrangheta, non è mai stato un rappresentante istituzionale del Movimento Cinque Stelle». Lo precisano i parlamentari M5S Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela e Federica Dieni, che aggiungono: «Sappiamo bene che Pantano aveva già cercato di spacciarsi come esponente del Movimento, ma era stato richiamato subito, in quanto le sue affermazione pubbliche non rispondevano al vero. Si atteggiava, anche pubblicando per conto suo dei video».
«La verità – proseguono i parlamentari M5S – è che Pantano rappresentava soltanto se stesso nel consiglio comunale di San Ferdinando ed era da ultimo transitato all’opposizione. Aveva tentato maldestramente di avvicinarsi al Meet Up locale, proponendosi all’attenzione pubblica in occasione del trasbordo di armi siriane a Gioia Tauro». «Occorre chiarire – continuano i parlamentari Cinque Stelle – che Pantano non è mai stato eletto con il simbolo M5S, ma ha cercato illegittimamente di parlare a nome del Movimento, pure se mai scelto dagli iscritti tramite il voto in rete, col quale selezioniamo i nostri candidati».
Concludono Nesci, Morra, Parentela e Dieni: «I media che hanno collegato il consigliere comunale di San Ferdinando al Movimento Cinque Stelle hanno preso dunque un abbaglio, dando un’informazione sbagliata proprio a ridosso delle elezioni regionali in Calabria».