Il Consigliere regionale del PD Mario Maiolo ritiene che vada raccolta la sfida posta dal Premier Matteo Renzi in merito al contenimento delle spese delle Regioni contenuto nella Legge di stabilità approvata il 15 ottobre scorso dal CdM:
«Renzi ha sicuramente ragione nel sostenere che le Regioni devono fare autocritica e ci offre uno spunto importante di riflessione per ragionare, anche in Calabria, su un percorso di riorganizzazione e riduzione degli sprechi.
Io stesso sono stato tra i promotori, su iniziativa del Centrosinistra, di diverse azioni di riduzione dei costi del funzionamento della Regione che, tuttavia, devono essere sempre più incisive e mirate a colpire i veri “sprechi del sistema” e non solo essere orientate al soddisfacimento occasionale e contingente di spinte populistiche.
Aumentare l’efficienza della macchina organizzativa regionale è un obiettivo che il prossimo Governo regionale deve perseguire con tenacia.
Il progetto che ho lanciato, ormai da qualche tempo, di una Piattaforma per un Programma per la Calabria partecipato e condiviso ha dato anche in questo senso forti indicazioni che vedono la necessità di un riassetto istituzionale della nostra Regione.
Così come i contributi forniti dai cittadini rilevano che è necessario altresì, per la Calabria, che la sede del Consiglio regionale sia spostata a Catanzaro per essere sinergica con quella della Giunta così da garantire, oltre a una maggiore efficienza nel funzionamento, un utile risparmio delle spese di gestione e organizzazione dell’intera Istituzione.
È necessario, inoltre, che le Regioni si pongano l’obiettivo di “Programmare” in merito a molti settori dello sviluppo economico e sociale e, quindi, di definire la gran parte degli interventi, in grado di dare risposte ai principali problemi dei cittadini dalla sanità all’ambiente, dal precariato al sostegno delle imprese, dalla disoccupazione giovanile alla conciliazione dei tempi di lavoro domestico e professionale delle donne.
Intendiamo, quindi, porre all’attenzione dei candidati alla Presidenza della Regione Calabria questi e altri temi, che compongono l’impalcatura del Programma per la Calabria scritto dagli Amici della Calabria, sui quali riteniamo che i candidati debbano esprimere la loro visione e le loro idee programmatiche.
Ad esempio, il turismo. Ritengo fondamentale che l’argomento “turismo” debba passare dalla vaga indicazione della necessità di rilanciare il comparto, sulla quale come sappiamo siamo tutti d’accordo, ad una vera e propria “rivoluzione” dell’approccio al tema. Dal concetto di turismo è necessario passare a quello di turismi che comprenda strategie di valorizzazione dell’offerta turistica a trecentossessanta gradi, capaci di destagionalizzare l’offerta e proporre nuovi modelli di fruizione del prodotto “turismo”. E’ necessario ridurre la stagionalità della domanda e l’impatto ambientale anche incoraggiando nuove strategie di marketing e di promozione dei siti culturali e dei prodotti locali. Se ne conclude che è indispensabile riprogettare e riposizionare il “prodotto turistico” calabrese alla luce delle tendenze espresse dal mercato turistico globale che vedono la vacanza come forma di educazione e di apprendimento, e non più, o non solo, di puro riposo.
A tale fine è senza dubbio imprescindibile adottare una strategia integrata complessiva dello sviluppo turistico calabrese in modo da sostenere e incoraggiare le potenzialità economiche delle imprese del settore attraverso una strategia per valorizzare e incentivare il sistema produttivo culturale il cui contributo alla creazione di valore aggiunto è ancora inferiore alla media nazionale (3,6% contro il 5,4% medio nazionale)».