Antonino Di Bartolo, 26 anni, e Annunziata Longo di 25, due giovani coniugi incensurati di Rosarno sono stati arrestati dai carabinieri in quanto accusati di aver adibito in uno stabile rustico disabitato un vero e proprio laboratorio della droga. In particolare, nell’immobile sito in via Tibullo, nella disponibilità dei coniugi Di Bartolo e Longo, erano stati installati una serra ed un laboratorio per l’essiccazione e il confezionamento di dosi di marijuana.Nel corso della perquisizione domiciliare effettuata dai carabinieri sono state rinvenute 1024 piante di cannabis, molte delle quali di due metri di altezza, sistemate nel fabbricato rustico trasformato in una vera e propria serra completa di impianto di irrigazione e di illuminazione ed essiccazione realizzato con un allaccio abusivo alla rete elettrica, sei chilogrammi di cannabis già essiccata, suddivisa in alcuni sacchi di juta, altra marijuana pronta per essere suddivisa in dosi, tre bilancini di precisione, sacchetti e buste di plastica per la sistemazione dell’erba sottovuoto, centinaia di bustine per il confezionamento in dosi. Antonino Di Bartolo è stato trasferito presso il carcere di Palmi, mentre alla moglie, Annunziata Longo sono stati concessi gli arresti domiciliari.
La scoperta del laboratorio per il confezionamento di marijuana in via Tibullo a Rosarno, è avvenuta grazie ad un’altra operazione. Un diciassettenne di Rosarno, era stato arrestato poche ore prima dai carabinieri dello Squadrone Cacciatori di Calabria, per la detenzione di un’arma clandestina, una 7,65 con matricola abrasa.
I militari della compagnia di Gioia Tauro, impegnati in una serie di controlli del territorio, hanno notato un motociclo Yamaha TMax con due giovani che indossavano caschi integrali. All’alt il conducente non si è fermato per cui una pattuglia si è posta all’inseguimento del motociclo che ha imboccato la provinciale che conduce verso San Ferdinando. È cominciato un lungo inseguimento tra i giovani e le forze dell’ordine andato avanti per una ventina di chilometri che si è concluso all’altezza del bivio che immette sulla provinciale che porta a Nicotera, dove a presidiare la strada vi erano alcune pattuglie della stazione di San Ferdinando intervenute sul posto dopo essere state allertate via radio. Alla vista dei carabinieri il minorenne, dopo aver lanciato tra gli arbusti l’arma, poi ritrovata dagli stessi militari, ha bloccato il motociclo finendo però sull’asfalto. Mentre il compagno è riuscito a dileguarsi facendo perdere le sue tracce, il conducente, identificato per M.B., studente di Rosarno, è stato bloccato ed arrestato. I militari, sotto la guida del capitano Cinnirella, hanno dato subito dopo il via ad una lunga serie di perquisizione, tra cui l’immobile in via Tibullo, che ha interessato particolari ambienti di Rosarno, finalizzata alla identificazione e all’arresto dell’altro giovane che si era dileguato.