Caso Cacciola, si pente l’avvocato Vittorio Pisani

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A fine udienza nel processo che vede imputato davanti il Tribunale di Palmi l’avvocato Gregorio Cacciola, imputato di concorso in violenza privata, concorso in violenza o minaccia per costringere a commettere un reato, concorso in favoreggiamento personale, tutti aggravati dall’aver favorito la ndrangheta, la notizia che nessuno si aspetta. L’altro avvocato, Vittorio Pisani, coinvolto nell’operazione Onta, riguardante la morte della testimone di giustizia Maria Concetta Cacciola avvenuta Rosarno nel 2011, si è pentito. Ad annunciarlo il sostituto procuratore della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria Giovanni Musarò. Pisani, era stato condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione dal Gup di Reggio Calabria Davide Lauro, dopo che aveva scelto di farsi giudicare con la formula del rito abbreviato. A luglio insieme a Pisani erano stati condannati altresì a 6 anni e 6 mesi Michele Cacciola, a 5 anni e 8 mesi Giuseppe Cacciola e a 4 anni e 10 mesi di carcere Anna Rosalba Lazzaro, rispettivamente padre, fratello e madre di Maria Concetta Cacciola. Vittorio Pisani avrebbe deciso di collaborare con la giustizia da circa due mesi e da allora è stato ascoltato dai pubblici ministeri Musarò e Cerreti, che dopo aver fatto trovare riscontro ai carabinieri ai fatti narrati dallo stesso, hanno reso pubblico la collaborazione del legale.

In particolare Vittorio Pisani, che  ha già aderito al programma di protezione ed è pertanto ufficialmente un collaboratore di giustizia, avrebbe svelato alla DDA tutti i comportamenti messi in atto dai familiari contro Maria Concetta Cacciola.

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