Lamezia, 8 novembre. Ormai è palese che la sanità lametina sia diventata merce di svendita e subisca un progressivo smantellamento, a pagarne le conseguenze sono i cittadini consapevoli dell’amaro destino che spetta al nosocomio lametino. La chiusura di reparti, la mancanza di personale, l’accorpamento sono le problematiche principali che, conseguentemente, ne generano di peggiori ma dinnanzi alle quali la politica dei “potenti” sembra essere impassibile. La sanità pubblica lametina è divenuta mero oggetto di propaganda elettorale nonostante la causa di tutto ciò sia stata proprio la classe dirigente politica regionale che è stata in grado di mettere in atto solo ridimensionamenti che hanno minato alla funzionalità e all’efficienza dei reparti del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II”.
Il criterio che porti all’adozione di simili misure ci è del tutto ignoto poichè è impensabile che reparti quali il TIN, la neonatologia, il centro trasfusionale e, di conseguenza tante altre eccellenze del nostro nosocomio, vengano chiusi soprattutto se si pensa che in ballo vi è un bacino d’utenza di oltre 140 mila cittadini senza tralasciare l’importante a posizione baricentrica di cui gode la città di Lamezia Terme nel contesto regionale. Tali scellerate decisioni non possono e non devono essere semplice propaganda elettorale, è necessario che l’ospedale di Lamezia Terme venga salvaguardato e che venga garantito ai cittadini il diritto alla salute.
“Quello che auspichiamo – afferma Mimmo Gianturco, coordinatore in Calabria del movimento CasaPound Italia – sono soluzioni volte a salvare definitivamente l’Ospedale “Giovanni Paolo II”, e che siano attuate Prima del 23 novembre, dunque prima dell’elezioni regionali, per dare un segnale forte e chiaro alla cittadinanza ed alla regione, per dimostrare che la sanità pubblica non è mero oggetto di propaganda elettorale ma che tematiche del genere prescindono da tutto ciò e che la tanto menzionata dimensione etica e morale della politica non è andata completamente persa”.
“Affinché ciò avvenga – continua il coordinatore di CasaPound – abbiamo lanciato una campagna di sensibilizzazione mediante la pagina facebook (www.facebook.com/iononvotose) “Io Non Voto Se” con il relativo hastag “noncifidiamopiú” che deve fungere da stimolo per il definitivo potenziamento del nostro ospedale. Il nostro è un invito rivolto a tutta la cittadinanza, a partecipare a questa iniziativa per difendere il nostro diritto ad avere una sanità pubblica funzionante. Per partecipare attivamente a questa iniziativa basta semplicemente impostare l’immagine allegata sulla copertina dei profili social e nell’impostare come immagine di profilo una foto col cartello con su scritto “#noncifidiamopiù”.
“#noncifidiamopiù, quindi ‘Io Non Voto Se’: non si sblocca la chiusura del centro trasfusionale; non si riattiva la terapia intensiva neonatale; non si potenzia la neonatologia. Sono questi – ha spiegato Gianturco – i tre punti cardine della nostra campagna di sensibilizzazione a difesa della sanità pubblica lametina. La cittadinanza è invitata a prender parte a questa campagna poiché è inaccettabile che quello che dovrebbe essere un diritto inalienabile sia stato ridotto a promessa elettorale. Dobbiamo ribellarci a queste logiche partitiche che ledono alla nostra salute e, soprattutto, a quella dei nostri figli”.