Quando abbiamo appreso che il Direttore Generale f.f. ed ex assessore comunale del “modello Reggio”( viene ricordato per l’enorme sperpero di denaro pubblico per le passeggiate nelle notti bianche, a spese dei contribuenti, di Valeria Marini e Lele Mora), dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria “Bianchi-Melacrino-Morelli” dott. Sidari Vincenzo aveva indetto una conferenza stampa, avevamo pensato che finalmente avesse finalmente deciso di comunicare la sua uscita di scena, dopo la sonora batosta che la destra, di cui lo stesso Sidari evidentemente rappresenta la migliore espressione nel settore sanitario, ha subito alle elezioni regionali dello scorso 23 novembre: una destra fallimentare, condannata senza appello dal voto espresso dai calabresi.
Invece no. L’imperturbabile dott. Sidari, che non ha neppure i titoli per dirigere l’Azienda Ospedaliera e che comunque in quel posto, essendo pensionato, potrebbe stare solo a titolo gratuito, spalleggiato dai suoi sodali, intende continuare imperterrito nella sua opera di demolizione di quello che rimane della sanità pubblica reggina, ed in particolare della sanità ospedaliera.
Al termine di 5 anni di malgoverno dell’Azienda Ospedaliera di cui è gravemente responsabile, unitamente all’ex Presidente della Regione Scopelliti e al precedente Direttore Generale Bellinvia, il dott. Sidari non ancora soddisfatto di questo disastro non compie l’unico atto legittimo che sarebbe stato doveroso e cioè liberare il campo dalla sua ingombrante ed illegittima presenza.
Nulla di questo. Il dr. Sidari ha indetto una conferenza stampa per attaccare gratuitamente il sottoscritto con argomenti falsi e pretestuosi e per sostenere la validità della delibera n. 1594 del 20 novembre 2014, approvata, a soli tre giorni dalle elezioni regionali, con un colpo di mano fuori tempo massimo, con la quale si sancisce la chiusura del Laboratorio di analisi dell’Ospedale Morelli e si assegnano i locali al CTMO (Centro Trapianti Midollo Osseo), adottando una scelta che evidenzia un metodo tipicamente fascista.
Sidari si ricorda del CTMO fuori tempo massimo, quando ha già la valigia in mano e dopo che per 5 anni, insieme ai suoi degni compari, lo ha totalmente sacrificato insieme all’Ospedale Morelli.
Infatti, il CTMO è stato penalizzato in tutti questi anni e non saranno i contentini dell’ultima ora a sanare le ferite provocate dalla mala gestione, umiliando competenze e professionalità, quando più volte sono state compiute scelte che hanno scippato il CTMO (presto faremo un elenco delle malefatte che in questi 5 anni il CTMO ha subito da Sidari, Bellinvia e soci). Qui ci limitiamo a ricordare solo che al CTMO è stato sottratto perfino l’incarico di struttura semplice per darlo a persona vicinissima all’’ex Direttore Generale Bellinvia. Sidari e soci ci tenevano tanto al CTMO che lo hanno spogliato di tutto, lasciando persino il personale del Centro nella più completa precarietà, senza neanche procedere alla necessaria stabilizzazione.
Ma in questi anni non hanno penalizzato solo il CTMO, nella loro azione demolitoria questi personaggi incapaci e inadeguati hanno tentato in tutti i modi di colpire il presidio Ospedaliero “E. Morelli”, cioè l’unica struttura ospedaliera esistente nella città di Reggio Calabria che ha tutti i requisiti previsti dalla legge.
Per ben 5 anni la destra di Scopelliti, Bellinvia, Sidari e soci si è totalmente dimenticata dell’esistenza dell’Ospedale Morelli, quando non ha fatto anche peggio con scelte gravi e penalizzanti contro questa importante struttura ospedaliera che è stata totalmente sottoutilizzata ed emarginata.
Infatti, il progetto, già approvato, di realizzare al Morelli il polo ematologico-oncologico dell’Azienda Ospedaliera è stato cancellato e sono stati sperperati 5 milioni di euro per mettere a norma a tale scopo i locali del vecchio ospedale, mentre al Morelli i locali erano pronti e disponibili per essere utilizzati.
La verità è che in questi 5 anni nulla è stato fatto per portare avanti il progetto di costruzione del Morelli che è fermo ai lavori fatti dalla Giunta di centro sinistra. A tal proposito, ricordiamo che l’attuale ospedale Morelli rappresenta circa il 50% del progetto approvato, che prevedeva la costruzione di un altro padiglione analogo a quello esistente, la realizzazione delle piscine e di altre strutture per la terapia e la riabilitazione.
Su queste inadempienze e omissioni doveva rispondere il dott. Sidari, invece di tentare l’ ulteriore scippo contro l’Ospedale Morelli, con un volgare e meschino tentativo di strumentalizzare il CTMO, per nascondere il vero obiettivo che è quello di accentrare i laboratori agli Ospedali Riuniti per favorire le mire egemoniche di potere del primario dott. Laganà che ha una miriade incredibile di incarichi di responsabilità con ramificazioni su mezzo ospedale (Laboratorio di microbiologia, genetica, laboratorio analisi, medicina nucleare, dipartimento dei servizi, ecc.), grazie alle scelte scellerate delle gestioni di destra.
Né si può sottacere il maldestro e grave tentativo condotto nella conferenza stampa da Sidari e Laganà, di offendere il personale medico, infermieristico, tecnico e amministrativo che con impegno, sacrificio ed ottimi risultati porta avanti il laboratorio di analisi del Morelli che, a differenza di quanto affermato nella conferenza stampa, svolge giornalmente un’attività meritoria e riconosciuta da tutti, tranne costoro, tant’è vero che i prelievi dall’esterno effettuati al Morelli sono addirittura in numero maggiore di quelli effettuati ai Riuniti e superano di gran lunga oltre 10.000 (diecimila) prestazioni all’anno.
Peraltro, sarebbe utile sapere dal Dr. Sidari, in considerazione della permanenza all’Ospedale Morelli di reparti di degenza che ricevono anche urgenze dal Pronto Soccorso, come e da chi verranno effettuati gli esami di laboratorio di routine e quelli in urgenza, a meno che la chiusura del laboratorio non costituisca il preludio al trasferimento dei reparti del Morelli, evento che segnerebbe la fine del Presidio.
Risulta, dunque, inaccettabile il comportamento vergognoso di chi oggi senza titolo dirige l’Azienda Ospedaliera e che facendosi scudo del CTMO tenta di dare un nuovo colpo alla sanità pubblica della città, chiudendo un laboratorio di analisi che è tra i più efficienti esistenti nella città di Reggio, privando i cittadini di un servizio fondamentale, mettendo a rischio la sicurezza sanitaria degli stessi ammalati ricoverati al Morelli, provocando un grave danno economico all’Azienda ospedaliera e favorendo chiaramente l’ulteriore espansione delle strutture e della sanità privata.
Sidari non può arrogarsi poteri che non gli competono. I compiti di programmazione della Sanità a Reggio Calabria spettano alla ormai imminente nuova Direzione Generale che potrà valutare e programmare con serenità le effettive necessità della nostra città.
In ogni caso, siamo certi che la Regione con la Presidenza di Mario Oliverio porrà fine a questo scempio.
A questo punto chiediamo con urgenza la revoca della delibera n. 1594 del 20 novembre 2014 con la quale si vuole chiudere il Laboratorio di analisi del Morelli.
Inoltre, riteniamo opportuno porre con immediatezza la questione più generale di un ripensamento sulla governance della sanità nella città e nella provincia di Reggio Calabria.
In questo contesto va ridefinito il ruolo che compete all’Ospedale Morelli, il cui progetto dovrà essere completato appaltando al più presto i lavori per il nuovo padiglione e per le piscine. Ciò significa che l’Ospedale Morelli dovrà essere completato in tutti i suoi reparti con la realizzazione dei 144 posti letto previsti e con l’istituzione di un pronto soccorso di primo intervento per rispondere alle necessità sanitarie, in particolare della zona sud della città, che ha una popolazione che supera ormai gli 80.000 abitanti.
Con una nuova politica sanitaria potrà trovare respiro anche il CTMO che ha sofferto gravemente le scelte scellerate della destra ed è, ancora oggi, uno dei pochi centri di eccellenza sanitaria reggina solamente grazie all’impegno generoso e appassionato di tutti i suoi operatori (medici, biologi, tecnici, infermieri, ausiliari, amministrativi, ecc.).
I locali dell’Ospedale Morelli sono in grado di garantire la possibilità di ampliare il CTMO, come richiesto dalla realizzazione della sede operativa della Cell-Factory. Questo intervento va portato avanti e non è incompatibile con il mantenimento ed il potenziamento del Laboratorio di analisi cliniche del presidio Morelli.
L’una cosa non esclude l’altra. Anzi al contrario. Nel presidio ospedaliero Morelli si può tranquillamente potenziare ed ampliare il CTMO senza chiudere il Laboratorio di analisi.
Infine, per quanto riguarda il Laboratorio di Analisi, esso deve tornare ad avere la sua completa autonomia con la riattribuzione del profilo di Unità Operativa Complessa, com’è sempre stato fin dalla sua creazione negli anni ’70 quando è sorto l’Ospedale Morelli.
Su tutte queste questioni assumeremo nei prossimi giorni le iniziative più opportune ed adeguate per difendere la sanità pubblica e l’Ospedale Morelli e per impedire che si realizzi uno scippo che forse interessa un primario ma che non risponde agli interessi dei cittadini.
IL SEGRETARIO REGIONALE DEL PdCI
MICHELANGELO TRIPODI