La CGIL di Cosenza esprime aperto dissenso e forte contrarietà rispetto ad una pratica ormai storicizzata della politica calabrese e cosentina, la quale nomina nelle funzioni pubbliche i propri referenti elettorali a spese dei contribuenti.
Quello che è avvenuto di recente con i provvedimenti sull’assunzioni dei precari all’ASP di Cosenza ed il provvedimento di nomina di nuovi quattro dirigenti alla Provincia di Cosenza da parte del Presidente, sono un’ulteriore conferma che la selezione nel mondo del lavoro attraverso il normale concorso pubblico è diventata un vero e proprio “optional”.
La crisi della partecipazione democratica, espressa in questa ultima tornata elettorale, è la conseguenza più evidente che la politica e i partiti hanno abdicato alla loro storica funzione di aggregare idee e passione civile per la ricerca del bene comune, ma viceversa sempre di più si stanno trasformando in comitati elettorali, i quali si preoccupano di tutelare i propri interessi particolari a discapito di quelli generali.
La CGIL confida nelle intenzioni manifestate dal neo Presidente regionale Mario Oliverio di netta discontinuità con le pratiche clientelari e discrezionali che hanno contraddistinto la politica regionale nelle passate legislature.
La CGIL, nel merito, non farà mancare il proprio contributo ad una politica che recuperi trasparenza e competenza nelle scelte che si andranno a compiere per la gestione della cosa pubblica e, naturalmente, con altrettanto rigore non farà mancare il proprio dissenso rispetto a pratiche politiche che hanno contraddistinto il recente passato, le quali hanno relegato la nostra regione agli ultimi posti in tutti gli indicatori sia economici che sociali.