Sei condanne ed una assoluzione, è questa la sentenza emessa dal Gup del Tribunale di Palmi dr. Giulio De Gregorio nel processo scaturito dall’Operazione Corriere che nel febbraio del 2014 ha portato agli arresti di sette persone: Michele Caccamo, di 55 anni e Domenico Pepè 59 anni in carcere, Anna Maria Guzzi, di 51; Ferdinando e Salvatore Pepè, di 30 e 31, e Rocco Castagna, di 47, sottoposti invece agli arresti domiciliari. Gli imputati di Rosarno (Reggio Calabria) erano accusati di associazione a delinquere, truffa aggravata e bancarotta fraudolenta per un giro di fatture false per svariati milioni di euro attraverso le quali sono stati indebitamente percepiti fondi pubblici per realizzare un centro industriale a Gioia Tauro.
Al termine del processo che si è celebrato a Palmi con la formula del rito abbreviato, la pena più alta è stata comminata a Pepè Domenico anni sei e mesi due di reclusione, Caccamo Michele è stato condannato ad anni tre e mesi sei, Guzzi Anna Maria anni due e mesi otto, Pepè Ferdinando mesi dieci , Pepè Salvatore anni due e mesi sei (assolto per il capo B), Ascone Giuseppe mesi sei. Unico assolto con formula piena per non aver commesso il fatto, Rocco Castagna, difeso dall’avvocato Michele Novella relativamente al capo B mentre per lo stesso per gli altri reati è stato dichiarato non luogo a procedere per intervenuta prescrizione. Estinzione di tutti i reati ascritti per intervenuta prescrizione anche per Francesco Petrelli.
