Polistena, Scimone e Sframeli al teatro con La festa

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Per il suo prossimo evento in cartellone la Residenza teatrale della Piana propone una delle compagnie italiane più importanti e premiate a livello internazionale. Spiro Scimone e Francesco Sframeli saranno in scena, all’Auditorium comunale di Polistena, Sabato 20 dicembre alle 21.30, con La Festa, uno dei loro lavori più noti, scritto da Spiro Scimone, premio Candoni Arta Terme per la nuova drammaturgia. Uno spettacolo prodotto anche dalla Comédie Francaise con la regia di Galin Stoev nel 2007 e, successivamente, inserito nel programma della Stagione Culturale della Presidenza Francese dell’Unione Europea.

 Scimone e Sframeli rappresentano la nuova drammaturgia italiana all’estero, i loro spettacoli hanno girato i principali festival europei, ricevendo prestigiosi riconoscimenti, e il loro repertorio continua ad essere presente nei principali teatri italiani. Nel luglio scorso sono stati protagonisti di una lunga retrospettiva al Festival di Taormina, per celebrare il ventennale della loro attività nella propria terra, essendo messinesi di origine.

 Caratterizzati da una rielaborazione in chiave originale dei temi classici del teatro novecentesco, da Beckett a Pinter, utilizzano il loro dialetto, il siciliano, che si trasforma, come nel caso de La festa, in un italiano che diventa una particolare “lingua teatrale”. I loro temi, la solitudine, l’emarginazione, la disumanità del nostro tempo danno vita a personaggi assurdi, grotteschi, al contempo amari e malinconici.

 Scimone e Sframeli hanno collaborato con il meglio della regia italiana, da Carlo Cecchi a Valerio Binasco a Gianfelice Imparato, che firma la regia dello spettacolo in programma sabato a Polistena che vede sul palcoscenico anche Gianluca Cesale.

 La festa del titolo celebra un anniversario, i trent’anni di matrimonio della coppia. In scena un padre, una madre e un figlio, rinchiusi nello spazio geometrico di un’astratta cucina. Il loro dialogo si ripete uguale da un lungo tempo, procede per domande e risposte, come formule di un rito banalmente uguale.

Ciascuno dei tre personaggi recita la propria parte. Se il dialogo è teso, crudele, apparentemente devastante, una continua nota di comicità esaspera la caratterizzazione delle tre figure, ognuna irrigidita nel suo ruolo in un microcosmo soffocante.

Un testo tragicomico, ‘di eccezionale potenza’, che testimonia lo spessore artistico della compagnia e del suo autore Spiro Scimone: due premi Ubu (miglior autore e miglior testo – Il cortile), Leone d’Oro per l’opera prima e premio Hystrio alla drammaturgia (2007).

 L’appuntamento del 20 dicembre chiude la rassegna di Prosa per l’anno 2014, “la Bella stagione” della Residenza teatrale della Piana, gestita dalla Compagnia Dracma, invece continua con due appuntamenti della rassegna Teatro di tradizione, il 27 e il 28 dicembre, per poi riprendere a pieno ritmo da gennaio 2015 con un programma ricco e vario, che vedrà in scena a Polistena ancora grandi nomi della scena teatrale nazionale e  internazionale.

 

Per informazioni sul progetto www.delbelloperduto.it

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