Agghiacciante in Calabria, donna uccide il proprio feto per frodare assicurazione

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Una vicenda scioccante da far rabbrividire quella accaduta a Corigliano in provincia di Cosenza dove una donna incinta, grazie all’aiuto di medici compiacenti ha ucciso il proprio feto di ventotto settimane. La donna, grazie al personale sanitario avrebbe fatto nascere il feto per poi lasciarlo senza assistenza e quindi farlo morire,  il tutto per frodare un’assicurazione tramite la denuncia di un falso incidente. È quanto accertato dalla procura di Castrovillari nell’operazione Medical Market, che ha portato all’arresto di sette persone ed all’invio di 144 avvisi di garanzia facendo luce su una truffa da due milioni di euro per risarcimenti dopo incidenti stradali. Gli indagati sono accusati a vario titolo di imputazione ci sono omicidio volontario, falso ideologico e materiale in atto pubblico, corruzione, peculato, frode e truffa ai danni dello Stato. Ma tra tutte le truffe scoperte quella più grave e agghiacciante è senza ombra di dubbio l’omicidio del nascituro e per il quale  è stato emesso mandato di arresto nei confronti di G.S. di anni 54 medico di Corigliano, R.S. di anni 37, F.N. di anni 42 e Z.P. di anni 33 tutti e tre di Corigliano, accusati del reato di infanticidio ed ai quali sono stati concessi i domiciliari.

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