Omicidio Musy, condannato all’ergastolo il vibonese Francesco Furchì

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Francesco Furchì, 51 anni, nativo di Ricadi in provincia di Vibo Valentia, è stato condannato all’ergastolo da parte della Corte d’Assise di Torino per l’omicidio del consigliere comunale del capoluogo piemontese Alberto Musy, il quale era stato ferito a colpi di pistola nel marzo del 2012 e morto dopo mesi di agonia. La Corte di Torino, presieduta dal dott. Pietro Capello ha altresì riconosciuto alla vedova di Musy, Angelica Corporandi D’Auvare, che rappresentava anche le quattro figlie, una provvisionale complessiva di un milione di euro. Alla madre di Musy, Paola Pavia, e alla sorella Antonella una provvisionale di 100 mila euro ciascuna. Per il Comune di Torino, che si è costituito parte civile, l’acconto è di 30 mila euro. Per l’Università del Piemonte Orientale, dove insegnava Musy, la somma è di 83 mila euro. Furchì è stato anche dichiarato decaduto dalla responsabilità genitoriale. Furchì, che si è sempre dichiarato estraneo ai fatti all’uscita dall’aula ha commentato “Sono innocente, è un’ingiustizia”.

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