ECONOMIA- DOPO L’EMERGENZA SANITARIA ANCHE QUELLA ECONOMICA
L’economia del nostro paese come era temibile é malazzata e cagionata dall’epidemia di Coronavirus abbattutasi fortemente sul nostro già flebile e fragile paese. Se infatti, l’emergenza sanitaria si attenua sensibilmente, impera come un’ inesorabile onda anomala quella economica. Le stime dell’Ue sono drammatiche. Crollo del prodotto interno lordo di circa il 9,5 percento, la caduta maggiore dopo la Grecia fra le maggiori economie Europee. Il deficit sarà di circa l’11,1% e il debito ammonterà a circa il 158,9% del Pil. Insomma un’ecatombe. Il tutto mentre i commercianti protestano nelle città, sesquipedale é il caso di Milano. In attesa del nuovo Dl di Maggio, l’impresa si annuncia piuttosto ardua, ciò si intuisce anche dalle parole del Presidente del Consiglio Conte, il quale enuncia il piano del governo ma non nasconde affatto le legittime preoccupazioni. Gli imprenditori si appellano al buon senso e alle misure del governo. Dunque i tempi si fanno duri ed occorre un tempestivo intervento del governo, nonché un taglio dei vincoli burocratici che consentano sic et simpliciter l’accesso ai prestiti. Diceva Seneca che colui che procrastina l’azione é perché non vuole agire. Non occorre perdere tempo, agiamo o sarà un’apocalisse.
Francesco Grossi
