CRISI ECONOMICA CORONAVIRUS- IL TURISMO QUELLO PIU’ COLPITO
Ieri ci siamo occupati nella nostra rubrica quotidiana della crisi economica abbattutasi nel nostro paese a causa dell’emergenza Coronavirus, stigmatizzando peculiarmente il crollo del Prodotto Interno Lordo di circa il 9,5%. Ebbene, oggi ci occuperemo di uno dei comparti più colpiti dall’emergenza, il turismo. Il comparto turistico complessivamente genera circa il 13% del Prodotto Interno Lordo italiano. Quest’anno a causa della cogente emergenza dell’epidemia da Coronavirus, sono a rischio circa 40 mila imprese e 184 mila posti di lavoro nel comparto. Una vera e propria catastrofe. E non é tutto, perché il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca annuncia un calo di circa 305 milioni di visitatori, e una perdita del fatturato di circa 17 miliardi. Insomma uno dei settori apicali del nostro paese genuflesso a causa della pandemia. Il nostro paese é infatti, una delle mete predilette dagli stranieri, la cui presenza ad Aprile é stata di circa il 99,1% in meno. Occorrono subitanei aiuti statali, onde evitare che il morbo possa sbreccare anche uno dei nostri fiori all’occhiello. Quello che tutto il mondo ci invidia, ovvero le nostre incommensurabili bellezze, che ci vedono capostipiti nel mondo per Patrimoni Unesco. Che il monito giunga ai politici e sia chiaro, aspro e forte: Non fate morire la bellezza. Non fate morire di fame l’intero indotto turistico. Tutelate il lavoro e la bellezza del nostro Bel Paese.
Francesco Grossi
