Fra le vexata quaestio che assillano la maggioranza, c’é senza dubbio alcuno, il nodo gordiano della scuola. La scuola é uno dei temi cruciali che si sta cercando di sgrovigliare non senza difficoltà. In questi ultimi giorni é stato infatti messo in discussione anche lo scranno occupato dal ministro dell’istruzione, Lucia Azzolina. L’oggetto del contendere é trovare la quadra, impresa tutt’altro che semplice, sul destino dei precari e del futuro dell’istituzione scolastica. Non bastano difatti gli 1,4 miliardi stanziati per ben fronteggiare l’emergenza Covid-19, il nodo si gioca sulle nuove assunzioni e stabilizzazioni dei precari, i quali attendono con ansietà nuove notizie in merito alla loro posizione. Il M5S, propende per l’istituzione di un concorso o di una prova strutturata, mentre Pd e Leu, anche a causa dell’emergenza Covid-19, intenderebbero volgere la propria attenzione sullo scorrimento delle graduatorie per merito e punteggi annessi. Tutto ciò mentre lo scontro in seno alla maggioranza si fa sempre più cocente, e non solo esclusi colpi di scena. Sembra complesso anche in questo frangente trovare una mediazione, cosi ancora una volta, si fa riferimento al Presidente del Consiglio Conte, quale mediatore e saggio della situazione in essere. Il tutto mentre, il fascicolo del tema istruzione dovrebbe approdare in aula entro e non oltre il 7 Giugno. Tuttavia sembra essere lontano una concordanza comune sulla questione, giacché come suddetto, le posizioni dei partiti di maggioranza sono abbastanza cristallizzate. La scuola come al solito, risulta essere nel caos essendo stata negli anni svilita dai tagli lineari dei governi che nel tempo si sono succeduti. La scuola dovrebbe essere sempre al centro delle politiche di ogni maggioranza, invece si investe sempre meno nelle risorse e nella ricerca. Occorrerebbe prestare maggiore attenzione e destinare quante più risorse possibili nel campo dell’istruzione, che rappresenta lo slancio verso il futuro. Invece tante volte quest’ultima é stata retrocessa a secondaria importanza. Nulla di più errato. L’istruzione come Gramsci dixit infatti, é l’unica arma per vincere l’ignoranza.
Francesco Grossi