Gli agenti del commissariato di Polizia di Paola hanno arrestato ad Amantea(Cosenza) sette persone, per finite ai domiciliari, sequestrando un’azienda agricola, nell’ambito dell’operazione “Uomini e caporali”, con l’accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro di cittadini stranieri.
Sono state le stesse vittime a denunciare tutto alla Polizia, riferendo dei turni di lavoro massacranti, minacce e insulti.
I braccianti, provenienti dal Bangladesh, vivevano in un appartamento sovraffollato, con bagni guasti e su pochi letti (sette in una stanza di 70 metri quadrati). Ai migranti non era riconosciuto alcun diritto (ferie, straordinari, copertura assicurativa e previdenziale) e, a differenza degli altri lavoratori italiani, non potevano pranzare attorno a un tavolo ma dovevano sedersi per terra.
Nessun accorgimento era stato preso in materia di prevenzione del Coronavirus.