Urge un intervento deciso, vigoroso e subitaneo del governo per arginare un fenomeno che sta divenendo ormai endemico e consuetudinario. Ogni giorno basta leggere con contezza ed attenzionare i titoli dei giornali, per desumere che si tratti di una vera e propria emergenza. I migranti si dileguano sempre più di sovente dai centri di permanenza, sfuggendo ai controlli ed alle disposizioni anti-Coronavirus. Ieri, circa cinquanta tunisini hanno scavalcato la recinzione evadendo dalla tensostruttura di Porto Empedocle (Agrigento), dopo che dieci giorni or sono, un centinaio di migranti aveva scavalcato la medesima tensostruttura. Un analogo episodio avvenuto sempre nella giornata di ieri, si é verificato presso la tensostruttura di Campomarino in Molise. Le forze dell’ordine stanno perlustrando accuratamente le zone in cerca dei fuggitivi. Il governo tuttavia si dice pronto ad intervenire per arginare i suddetti avvenimenti. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte annuncia inflessibilità e rigore. Sono ripresi infatti senza sosta gli sbarchi, coi centri di permanenza divenuti ingestibili e saturi. Vedasi il caso di Messina, ove anche ieri sono giunti altri trenta migranti. L’opposizione ritiene che la situazione stia sfuggendo di mano, e che occorrano pertanto misure drastiche per arginare quella che può diventare una bomba ad orologeria in tempi di Coronavirus, la qual cosa potrebbe anche mettere a rischio l’incolumità delle persone. Per tale motivo il sindaco di Messina, Cateno de Luca aveva predisposto la chiusura del centro d’accoglienza, successivamente diniegata dal prefetto. Le opposizioni dal canto loro facendo da contrafforte sostengono che il governo debba battere un colpo, stipulando un accordo coi paesi ove vige una crisi migratoria, su tutti la Tunisia. Conte come succitato, sostiene che il governo non possa tollerare che si entri in Italia in modo irregolare e che in questo momento, dopo tanti sacrifici fatti dagli italiani, i risultati siano vanificati da migranti che tentano di sfuggire alla sorveglianza sanitaria. Non ce lo possiamo permettere dobbiamo essere duri, inflessibili. Sperando si ponga rimedio, occorre essere vigili ed accorti sulla questione certamente di non poca rilevanza. Si rischiano infatti, nuovi focolai d’infezione che allo status quo non possiamo permetterci, onde evitare il diffondersi con vigoria ed ex novo della pandemia.
Francesco Grossi