Jole Santelli è caduta sul campo di battaglia, lasciandoci tutti un po’ più soli

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Jole è caduta sul campo di battaglia, soldatessa di un’idea politica che resterà la sua unica compagna di vita.

Avvocatessa, laureatasi all’Università “La Sapienza” di Roma, comincia la sua attività con il Partito Socialista prima di passare nel 1994 nelle fila di Forza Italia.

Da qui comincia la sua scalata, grazie alla notevole intraprendenza che la contraddistingue. Nel 1996, a soli 28 anni, collabora con l’ufficio legislativo di Forza Italia al Senato, 2 anni più tardi migrerà in quello della Camera. Nel 2000 diventa assistente parlamentare di Marcello Pera e nel 2001 vince il Collegio di Paola e diventa Deputata.

La sua Carriera si coronerà con il riconoscimento più alto, Governatrice della sua Regione, la Calabria. Lo ha fatto nonostante il suo stato precario di salute a causa di una grave malattia che ha deciso di non spettacolarizzare, di tenere per sé, anche se i rumors ed i pettegolezzi hanno presto fatto emergere il tutto.

Si è trovata, da Governatrice, ad affrontare la sfida più difficile, gestire la più grande pandemia del Dopoguerra. E lo ha fatto con coraggio, assumendo misure a volte impopolari, mettendo il suo Popolo davanti a tutto ed a tutti.

E’ caduta in Autunno, come le foglie, dopo aver sfidato il suo terribile male col sorriso e con la “Tarantella”, ballo tipico del Territorio che ha forgiato il suo essere.

Oggi siamo tutti un po’ più soli, ma la sua storia, il suo coraggio, il suo amaro destino sia da monito a tutti noi, la vita è troppo breve per rinunciare ai nostri sogni.

Christian Carbone

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