Un uomo di 47 anni si è costituito alla polizia di Basilea e avrebbe ammesso di essere il responsabile della morte della giovane donna, Antonella Bazzanella, trovata legata e strangolata in un bosco nei pressi di Karlsruhe in Germania, nel giugno del 1987. L’uomo tedesco, che ha confessato l’omicidio commesso 28 anni fa, ha spiegato agli agenti di volersi «liberare da un peso insopportabile che gli gravava sulla coscienza». L’uomo, con alle spalle una difficile situazione familiare e una vita di lavori saltuari, ha confessato agli inquirenti di avere notato la giovane attraversare il bosco in bicicletta e di averla aggredita e quindi strangolata. Poi l’ha legata e trascinata nei cespugli. Dalle indagini non sarebbe risultata alcuna violenza sessuale.
Il corpo della giovane era stato poi ritrovato il giorno dopo da alcuni passanti. L’uomo invece era subito scappato in Svizzera dove pare sia rimasto in tutti questi anni. Sarà ora l’esame del Dna a confermare la colpevolezza dell’uomo che mai in tutti questi anni di indagini era finito nella lista dei sospettati.