È stato identificato – anche se manca il riscontro del Dna – il corpo trovato il 4 novembre scorso nelle campagne dell’Ariola, nel comune di Gerocarne, nel vibonese. Si tratta di Antonino Loielo, scomparso da casa alla fine di aprile del 2017 quando aveva 50 anni, e ucciso con un colpo di pistola.
Dopo l’identificazione sono adesso indagati i figli della vittima, Ivan e Walter, ai quali la Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha inviato gli avvisi per gli accertamenti medico-legali.
Alcuni anni fa l’uomo ed i figli scamparono ad un agguato. Le indagini sulla sparizione di Loielo, all’epoca, non avevano portato ad un risultato ma adesso sono state riaperte. “Si tratta di un omicidio non legato a dinamiche di ‘ndrangheta ma comunque, in qualche modo, collegato alla faida” aveva detto il procuratore capo Camillo Falvo che sta coordinando, insieme alla pm Filomena Aliberti, l’indagine condotta dalla Squadra mobile vibonese.
Gli inquirenti avrebbero anche ricostruito il movente del delitto del capofamiglia, ucciso con almeno un colpo di pistola, portato in una zona isolata dell’Ariola costellata da fitta vegetazione, boscaglia e sentieri inaccessibili, e sepolto con i dopo essere stato messo in un sacco di cellophane sotto la carcassa di una vecchia 500 rossa che si trovava lì da anni.