Pesce depositato in precarie condizioni igienico-sanitarie e pesca illegale a Palmi e San Ferdinando

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Ancora una volta il personale militare della CP di Gioia Tauro, nel corso di un’operazione di polizia marittima, ha svolto un’attività a tutela delle risorse ittiche, dei consumatori e dei pescatori professionisti.
Con l’ausilio del gommone G.C. B75, infatti gli uomini della Capitaneria di Porto hanno posto sotto sequestro amministrativo nei pressi della foce del fiume Mesima del Comune di S. Ferdinando (RC), a carico d’ignoti, una rete da posta di tipo sciabica, lunga circa 150 mt. Nella stessa erano ammagliati circa 10 esemplari di pesce “Palamita” che sono stati considerati idonei al consumo dopo il controllo di rito da parte del Veterinario dell’ASP di Palmi (RC) e devoluti in beneficenza ad alcune associazioni di volontariato locali.

Nelle giornate successive, presso il Mercato Ittico coperto di Palmi, si è effettuato un sequestro di quasi un quintale di varie specie ittiche.Il prodotto ittico era “depositato” in precarie condizioni igienico-sanitarie ed in locali non idonei. Nello specifico i militari della Guardia Costiera di Gioia Tauro hanno sequestrato: 50 kg di pesce Sciabola e vari kg. di Alici, di Pagelli, di Cefali e di Novellame di sarda. Il prodotto ittico, una volta ispezionato dal Veterinario di turno dell’ASP 5 di Palmi, che ne ha constatato la non idoneità al consumo umano, è stato interamente distrutto.

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