Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, successivamente all’udienza tenutasi il 10 febbraio su istanza dei legali di Giuseppe Idà, ha disposto la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella del divieto di dimora nel Comune di Rosarno.
Idà era sottoposto agli arresti domiciliari dal 18 gennaio in quanto accusato di voto di scambio politico mafioso.