Due giorni fa, a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, un 70enne ha ucciso a colpi di fucile un cane randagio che viveva in paese.
L’animale era molto conosciuto ed era diventato la mascotte dei cittadini che lo avevano “battezzato” “Willy”. L’uomo che ha commesso il terribile reato è stato denunciato dai vicini di casa, i quali hanno assistito alla terribile scena senza poter intervenire per fermarlo. Sul posto sono giunti i carabinieri. Fiori e striscioni sul luogo dell’assassinio.
Il 70enne, rintracciato dai carabinieri, ha giustificato la violenza spiegando che l’animale sarebbe stato aggressivo e che avrebbe abbaiato al suo cane, tentando di azzannarlo.
“Giustizia per Willy, ci costituiremo parte civile, una barbarie simile non può passare sotto silenzio”. Lo afferma Europa Verde, che attraverso le parole del consigliere regionale Emilio Borrelli. “Un colpo di fucile in strada, in pieno giorno. Così è stato ucciso Willy, cane padronale che viveva libero nel quartiere e amato da tutti, da un settantenne del posto, che dopo aver sparato all’animale indifeso ha abbandonata la carcassa e si è allontanato. Fortunatamente i carabinieri, grazie a diverse segnalazioni, sono riusciti a rintracciare il responsabile”, dichiara Borrelli.