Nonostante l’evento sia stato organizzato in soli due giorni e senza grandi annunci, il flashmob #NonEsisteAlternativaAllaFamiglia organizzato dal circolo reggino de La Manif Pour Tous ha avuto una buona partecipazione e soprattutto ha catturato l’attenzione di molti cittadini passanti. Diversi cittadini di ogni età e di diversa estrazione si sono imbavagliati sulle scale del teatro comunale “Cilea” ed hanno esibito degli striscioni con su scritto “#NonEsisteAlternativaAllaFamiglia” ed in grande “no unioni civili”. La suggestiva e simbolica iniziativa de La Manif nasce per protestare e per mettere a conoscenza la cittadinanza su quanto è successo negli scorsi giorni in Commissione ‘Statuto e Regolamenti” del Comune di Reggio Calabria. Nei 500 volantini distribuiti in soli 30 minuti si legge “il Comune di Reggio prima esclude ben cinque associazioni contrarie al registro delle unioni civili dalle audizioni in Commissione imbavagliando così la loro libertà d’espressione. Poi approva in Commissione un testo sulle unioni civili con un blitz e senza alcuna discussione in aula nonostante la maggior parte delle associazioni fino a quel momento ascoltate si erano espresse contro.” Nel volantino tuonano anche parole forti, “questa non è democrazia! Questa è dittatura!” E continua “il registro comunale delle unioni civili è un provvedimento illegale perché non rientra nelle competenze del di un Comune. Pertanto non avrà alcun effetto e resterà uno strumento inutile. Questi registri sono solo un tentativo culturale ed ideologico di rottamare la famiglia naturale!”
Ma accanto alla protesta c’è stata anche la proposta. Sono infatti numerose le considerazioni degli organizzatori rivolte ai tanti passanti, prima fra tutte che la politica, quando parla di famiglia, deve occuparsi di quelle donne che perdono il posto di lavoro perché incinta, di quei padri che non percepiscono stipendi da mesi, di quei giovani che non trovano occupazione e che non possono farsi una famiglia. Si è parlato dell’introduzione della “Valutazione di Impatto Familiare”, diretta a verificare gli effetti che i provvedimenti pubblici possono produrre nei confronti delle famiglie, dell’introduzione di criteri di equità per la determinazione del carico fiscale a livello locale, dell’istituzione di una “Consulta per la Famiglia” atta a stabilire un rapporto diretto con le esigenze delle famiglie reggine rappresentate dal mondo delle associazioni, ed infine della necessità di favorire attraverso una ragionevole ed efficace organizzazione degli orari dei mezzi di trasporto, servizi e uffici la tanto agognata, ma scarsamente rispettata, conciliazione tra lavoro e famiglia.
Nello stesso volantino La Manif rinnova anche l’appuntamento per una grande manifestazione l’8 maggio alle ore 18.30 presso la sala Calipari con il magistrato Alfredo Mantovano.
Da segnalare che a tutela della manifestazione purtroppo hanno presenziato due volanti della polizia ed una dei carabinieri, segno evidente che parlare di famiglia e manifestare liberamente il proprio pensiero ormai è diventato sempre più difficile.
Giorgio Arconte – rappresentante circolo reggino LMPT Italia